Un'altissima colonna di cenere lavica è emessa dal nuovo cratere di Sud-Est dell'Etna, che continua la sua attività eruttiva. La nuova fase ha fatto chiudere la notte scorsa l'aeroporto internazionale di Catania che resterà non operativo fino a mezzogiorno. Un'ora prima tornerà a riunirsi l'Unità di crisi. Le spazzatrici hanno ripulito la pista dalla cenere lavica, ma la situazione resta critica. E' invece aperto lo scalo di Comiso (Ragusa). Il codice Vona Rosso, allerta rosso sugli spazi aerei, è stato emesso dall' Ingv di Catania che monitora l'attività del vulcano che prosegue con la stessa energia di ieri: dal nuovo cratere di Sud-Est continua l'attività 'stromboliana' con boati, esplosioni, fontane di lava, emissione di cenere e di una colata lavica. Il fronte più avanzato del 'braccio' è fermo nella parete alta della desertica Valle del Bove. Il tremore registrato nei condotti magmatici interni del vulcano è sui valori di ieri, assente l'attività sismica.
Voli cancellati, altri in forte ritardo e aerei dirottati su altri scali. E' lo scenario operativo all'aeroporto internazionale di Catania chiuso da ieri notte, e almeno fino a mezzogiorno di oggi, per l'emissione di cenere lavica dall'Etna che è in eruzione. Cancellati già quattro in voli in partenza di Ryanair (due per Milano Malpensa e due per Roma Fiumicino) e uno in arrivo (da Bologna). Sono stati dirottati a Comiso due voli Alitalia (provenienti da Milano Linate e Roma Fiumicino), due di Volotea (Venezia e Verona) e tre di Ryanair (Bergamo, Pisa e Milano Malpensa). Dirottati a Palermo, invece, due aerei della Vizz (provenienti da Katowicw e Budapest) uno di AirBerlin (Monaco) e uno della Transavia (Monaco).
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