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Rotto un femore a un'anziana «per allenarmi»

Rotto un femore a un'anziana «per allenarmi»

MILANO

Nel giro di poco più di un anno, tra settembre 2014 e il 31 dicembre 2015, il primario di ortopedia del Cto-Pini di Milano, Norberto Confalonieri, finito agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d’asta ma anche indagato per lesioni sui pazienti, avrebbe impiantato 62 «protesi monocompartimentali di ginocchio» della Johnson&Johnson per «motivazioni di natura prettamente economica e personale». Non «per scelte scientificamente orientate», ma solo per finalità di «arricchimento personale» e per i suoi rapporti «occulti» con i referenti commerciali della multinazionale.

Sono questi, stando agli atti dell’inchiesta, i casi su cui i pm Eugenio Fusco e Letizia Mannella, coordinati dall’aggiunto Giulia Perrotti, stanno indagando nell’ambito del nuovo filone che ha portato al sequestro, tra giovedì e ieri, di 62 cartelle cliniche. E ciò per verificare anche con consulenze tecniche se i pazienti, che saranno ascoltati a verbale, abbiano subito «danni fisici» da interventi inutili. E a queste si aggiungono, come emerge dalle carte, alcune operazioni effettuate dal chirurgo anche nel 2016, come le vicende della 78enne alla quale avrebbe rotto un femore «per allenarmi» o della 40enne alla quale, come risulta da una delle tante intercettazioni choc, Confalonieri «invece dei punti» mise una «cerniera così la apro più facile».

Il primario, che avrebbe incassato bonifici, pagamenti di viaggi anche in Giappone, di cene e convegni per favorire l’acquisto delle protesi, si difende, però, attraverso il legale Ivana Anomali, respingendo «in toto le accuse» e precisando che «gli stralci delle intercettazioni sono parziali e fuorvianti in quanto lette al di fuori del contesto». Intanto altre accuse contro di lui si leggono nei verbali di alcuni colleghi che hanno dato il “la” all’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf. Così il medico Giuseppe Bonfiglio ha raccontato, il 9 luglio 2015, che una paziente venne operata da Confalonieri per una «vertebroplastica» anche se aveva dei «crolli vertebrali multipli» e «poi si dovette recare presso un’altra struttura». Confalonieri sarà interrogato lunedì dal gip e quel giorno e il giorno successivo saranno sentiti anche gli altri cinque indagati.

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