
È scomparso ieri, all’età di 87 anni Giorgio Bárberi Squarotti, critico letterario, poeta e professore universitario. Ne da notizia la Fondazione Bottari Lattes, di cui è stato presidente della giuria tecnica del Premio (2011-2014) e membro del cda, nonché presidente onorario.
Docente all’Università di Torino,ha pubblicato numerose opere sulla letteratura italiana e sui suoi protagonisti, da Dante a
Marino, da Petrarca ad Ariosto, da Boccaccio a D’Annunzio, da Tasso a Sbarbaro, a Montale, a Pavese e ad altri contemporanei.
Nato a Torino, allievo di Giovanni Getto, nel 1952 Giorgio Bàrberi Squarotti si laureò con una tesi sull'opera di Giordano Bruno e dal 1967 al 1999 insegnò all’Università di Torino. Dopo il saggio 'Astrazione e realtà' nel 1960, numerose le sue pubblicazioni. Tra queste 'Le donne al potere e altre interpretazioni. Boccaccio e Ariostò, 'La cicala, la forbice e l’ubriaco. Montale, Sbarbaro e altra Ligurià, 'Le cortesie e le audaci imprese. Moda, maghe e magie nei poemi cavallereschì. Fu anche autore di raccolte di versi, come 'Le langhe e i sognì, 'Le foglie di Sibillà, 'Il giullare di Nôtre-Dame des Neiges', 'L'azzurro della speranzà.
Dopo la morte di Salvatore Battaglia diventò responsabile scientifico del 'Grande dizionario della lingua italianà dell’
Utet. Nel 1981 insieme con Gian Luigi Beccaria, Marziano Guglielminetti e Giorgio Caproni fondò la Biennale di Poesia di
Alessandria. Nel 2003 si aggiudicò il premio speciale della giuria del Mulinello con 'Addio alla poesia del cuorè. Fu anche
consigliere-fondatore della Fondazione Marino Piazzolla.
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