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Uccide un paziente e ferisce infermieri in ospedale

ospedale interni sanità

Un uomo ha ucciso la scorsa notte un paziente nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Legnago, nel veronese, e si è scagliato con delle forbici contro medici e infermieri, due dei quali sono rimasti leggermente feriti nel tentativo di disarmarlo. Alla fine l'omicida, un polacco che era stato ricoverato poco prima per atti di autolesionismo, è stato bloccato e arrestato dai carabinieri.

L'autore dell'aggressione mortale all'ospedale di Legnago (Verona), un 35enne polacco, era in Italia da soli due giorni, ed alloggiava a Nogara (Verona). Ieri aveva tentato di suicidarsi tagliandosi i polsi. Era stato così soccorso dal 118 e portato all'ospedale legnaghese dove, dato lo stato di agitazione era stato necessario sedarlo. Per questo, da prassi medica, era stato portato in attesa del risveglio nel reparto di rianimazione.

Ma poco prima della mezzanotte l'uomo si è alzato dal letto, ed ha strappato i cavi dei macchinari che tenevano in vita un 52enne veronese, malato terminale, che per questo è deceduto subito dopo. Quando gli infermieri del reparto l'hanno avvicinato per bloccarlo, il polacco ha brandito un paio di forbici, cercando di colpirli. Due di loro hanno riportato leggere ferite, prima di riuscire a immobilizzarlo.

L'uomo arrestato con l'accusa di omicidio volontario e danneggiamento aggravato è Tomas Potrebbe Matula, 35enne, polacco. La vittima della sua aggressione, nella stanza della rianimazione di Legnago, è il veronese Francesco Cevoloni, di 52 anni, di Cerea (Verona).

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