Con l'endorsment di Hollande per Macron, entrano nel vivo le grandi manovre politiche per il ballottaggio delle presidenziali il leader di En Marche! e Marine Le Pen del 7 maggio. In molti chiedono di votare contro la candidata del Front National: da Fillon e Hamon, sconfitti al primo turno, al sindacato di polizia francese, fino a Juncker e Tajani.
Ma Le Pen tuona: "Il fronte repubblicano è marcio, e il mio sfidante è deboluccio sul terrorismo". Duello tv fra i due il 3 maggio. Dall'Italia, Calenda reputa la vittoria del centrista fondamentale per la
tenuta della UE ma bolla la gara italica 'a chi è più Macron' come una debolezza. Per Renzi, la sfida d'Oltralpe riguarda anche l'Italia. Invece M5S si smarca: "Abbiamo poco in comune con entrambi candidati".