Emmanuel Macron continua ad essere in testa nei sondaggi sul ballottaggio delle presidenziali: secondo un sondaggio Kantar Sofres per Le Figaro, il leader di En Marche! è sempre al 59% contro il 41% di Marine Le Pen, a 5 giorni dallo scrutinio decisivo.
Intanto clamoroso caso di plagio nel discorso del primo maggio di Marine Le Pen a Villepinte (Parigi): interi paragrafi di un discorso pronunciato il 15 aprile dal candidato dei Republicains al primo turno, Francois Fillon, sono stati ripresi parola per parola. Impazzito il web, che ha messo a confronto in simultanea, con effetto dirompente, i due discorsi. Lo staff della candidata del Front National si assume la responsabilità: "è una strizzata d'occhio a un passaggio di un discorso emozionante sulla Francia. Dimostra che non è una candidata settaria ma che vuole unificare".
A Villepinte, alle porte di Parigi, domenica, davanti a 20mila militanti del Front National, Marine Le Pen nel suo ultimo grande comizio prima del voto ha cercato di sedurre gli elettori di sinistra attaccando frontalmente Emmanuel Macron, il suo avversario al ballottaggio delle presidenziali il 7 maggio. E' il banchiere della finanza globale, dice in particolare la candidata dell'estrema destra. Poche ore dopo Macron le risponde, anche lui di fronte a migliaia di persone, alla Villette, a Parigi.
"Di fronte agli insulti e all'oscenità del Front National, rifonderemo il paese - ha detto il leader di En Marche! -. Con la sua ben nota volgarità Le Pen ha riassunto perfettamente la situazione, affermando 'è en marche (in movimento) o crepa!'. Ha ragione, en marche siamo noi!". Macron ha parlato per oltre un'ora, presentandosi come il leader "della resistenza e della rinascita". Poi ha tra l'altro 'smantellato' il programma anti-europeo della sua avversaria dopo il suo ammorbidimento sull'euro, oltre a condannare con fermezza (come Marine aveva fatto qualche ora prima) le violenze al corteo del primo maggio con alcuni poliziotti feriti.
In serata Marine Le Pen, ha promesso che se sarà eletta intende aprire un negoziato con l'Unione europea di sei-otto mesi per abbandonare l'Euro e ritornare al franco francese. Le Pen, intervistata da France 2, ha poi precisato che aspetterà l'esito delle elezioni in Germania in autunno per discutere della moneta unica con l'Ue e poi indire un referendum in Francia su tale questione. "L'Euro è diventato una sorta di arma nelle mani della Banca Centrale europea, e dell'Ue... Io voglio la gente libera", ha detto.
Referendum, poi doppia moneta, quella comune "solo per le grandi imprese che fanno commercio internazionale", un'altra "nazionale": questo perché, spiega Marine Le Pen in un'intervista nei giorni scorsi a Le Parisien, "l'euro è morto". Negando che negli ultimi tempi della campagna elettorale abbia sfumato l'imperativo di uscire dall'euro, Marine Le Pen spiega di voler mettere la parola fine "all'Europa della sanzione, del ricatto", che "non è più accettata dal nostro popolo".
Il referendum, ribadisce la candidata alle presidenziali, verrà preceduto da "negoziati con l'Unione europea su quattro elementi essenziali per garantire la nostra sovranità: il suo territorio, la sua legge, la sua economia e la sua moneta. Condurrò questi negoziati con i nostri partner europei, perché so che molti condividono questa aspirazione di veder tornare in seno alle rispettive sanzioni questi elementi di sovranità. E affiderò ai francesi il compito di decidere sui risultati di questi negoziati".
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