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Ue promuove l'Italia, ma chiede di reintrodurre l'Imu

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Per il 2018 l'Italia dovrà fare uno "sforzo di bilancio sostanzioso", e le politiche dovranno sia "rafforzare la ripresa" che assicurare la sostenibilità dei conti": lo scrive la Commissione Ue nelle raccomandazioni. Per questo chiede di "spostare il carico fiscale dai fattori produttivi a tasse meno dannose per la crescita, reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi elevati, riformare il catasto".

"La tassa sulla prima casa è stata cancellata nel 2015, cosa che è stato un passo indietro nel processo di ottenere una struttura tributaria più efficace". E' scritto nelle osservazioni della Commissione a supporto delle Raccomandazioni economiche per l'Italia che chiedono tra l'altro la reintroduzione dell'Imu sulla prima casa per i redditi alti. L'esecutivo osserva che in generale "il sistema tributario italiano non è favorevole alla crescita economica e all'efficienza in molti campi" e che "il basso rispetto delle tasse e la complessità dei codici tributari accentuano il fardello per le aziende e le famiglie che rispettano" i loro obblighi tributari. Nell' analisi si osserva che "è stato ulteriormente rinviata" la revisione "attesa da lungo tempo" dei tassi dell'Iva "nonostante la legislazione nazionale ne richieda la revisione su base annuale". Inoltre si ricorda che "è ancora in corso la riforma degli antiquati valori catastali" affinché siano "allineati agli attuali valori di mercato". Infine la Commissione rileva che "sono stati alzati i limiti oper l'uso di contanti" e quindi "l'uso di pagamenti elettronici resta molto al di sotto della media Ue, a detrimento del rispetto degli obblighi tributari".

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