Venerdì 22 Novembre 2024

Torino: sospetti su un ragazzo in un video

Torino: sospetti su un ragazzo in un video

Un ragazzo a torso nudo, con lo zainetto sulle spalle, fermo nel caos di piazza San Carlo, le braccia aperte: c'è questa immagine in un filmato dei concitati momenti di ieri sera nel centro di Torino. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche se secondo quanto appreso non si tratterebbe di quella più accreditata, c'è quella che a scatenare il panico potrebbe essere stato proprio questo giovane, al momento non identificato.

Si aggrava ancora, a Torino, il bilancio dei feriti causati dal panico tra i tifosi che assistevano alla finale Champions dal maxi schermo allestito in piazza San Carlo. L'ultimo bilancio parla di 1.527 persone che hanno avuto bisogno di cure mediche. E' quanto comunica la Prefettura. Le "maggiori preoccupazioni" sono per tre persone in "codice rosso", fra cui un bambino ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita.
La procura di Torino ha avviato un'indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera in piazza San Carlo. Come ipotesi di reato è stato formulato, per adesso, il 'procurato allarme'. 

Una "folla presa dal panico e dalla psicosi da attentato terroristico" causati da "eventi in corso di accertamento". E' stato questo a provocare gli incidenti in piazza San Carlo. Lo spiega in una nota la Prefettura. "La folla ha lasciato precipitosamente la piazza con danni causati dalla calca".

Airola (M5s), numeri feriti farlocchi poi si corregge - "Domani facciamo il punto, è sicuro che dopo aver chiamato vigili, prefettura e questura i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino, in piazza San Carlo, sono farlocchi". Lo scrive su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola. "Tutto questo - aggiunge il parlamentare - per infangare il buon lavoro dell'amministratone, di prefettura e questura". "Chiedo scusa, non avevo intenzione di fare polemica". Airola poi fa marcia indietro dopo che questa mattina aveva accusato i media di avere fornito numeri "farlocchi". "Ieri - spiega - sono stato sino alle 3.30 in piazza e nessuno sapeva dare numeri precisi, tra prefettura e questura, mentre i giornalisti confermavano dati così alti - aggiunge su Facebook -. Mi unisco alla vicinanza e al dolore ai feriti".

Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. E' una notte di caos e feriti, una notte da dimenticare quella di piazza San Carlo, nel pieno centro di una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juventus nella finale Champions di Cardiff. Ancora non definitivo il bilancio dei feriti. I più gravi una ragazza e un bambino, che sono stati intubati, e che sono in prognosi riservata. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real Madrid, e la piazza abbandonato la speranza, all'improvviso il caos. "Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale", dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. "Sembrava di stare all'Heysel", l'oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folle che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all'equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la dinamica: un petardo, "forse fatto esplodere in modo incosciente, ha scatenato il panico", spiega il questore di Torino, Angelo Sanna. La gente ha iniziato a correre e, nella calca, è venuta giù la ringhiera di una scala del parcheggio sotterraneo. "Solo panico, non c'è altro che possa far pensare a qualcosa di diverso", precisa il questore dalla sala operativa di corso Vinzaglio. Pochi secondo e la psicosi si diffonde per tutta la piazza, da sempre il 'salotto buono' di Torino. Lì in migliaia erano arrivati tifosi da tutte le città italiane, Torino ma anche Verona, Trieste, Milano. E l'effetto dell'onda in preda al panico è stato terribile.

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