Le autorità inglesi non si aspettano di trovare altre persone vive all' interno della torre andata a fuoco la scorsa notte a Londra, mentre il bilancio delle vittime sale ora a 17 morti. Secondo i vigili del fuoco, ci vorranno settimane per bonificare l'edificio.
Fra i dispersi anche due giovani fidanzati italiani. "Ho sentito la registrazione della telefonata di Gloria alla mamma. Le dice grazie per quello che ha fatto per lei. Stavano dando un addio. Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siamo ancora vivi": a dirlo l'avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia di Gloria Trevisan, la giovane padovana dispersa nell'incendio a Londra assieme al fidanzato Marco Gottardi.
Intanto, mentre Corbyn chiede verità, la premier May annuncia una 'inchiesta pubblica adeguata alla tragedia'.
La stampa inglese "Si poteva evitare"
Sulla stampa britannica campeggia l'immagine della Grenfell Tower di Londra in fiamme come un atto d'accusa. Ad accompagnarla titoli che denunciano il catastrofico e micidiale incendio di ieri nel grattacielo popolare di North Kensington, a Londra, come una tragedia di fatto annunciata e molto probabilmente evitabile. Il Times titola "Il disastro in 15 minuti", indicando il tempo approssimativo che il fuoco ha impiegato a propagarsi nella struttura, per poi rievocare alcuni dei particolari più spaventosi della vicenda e sottolineare come gli abitanti avessero denunciato per tempo il rischio che quel palazzo potesse rivelarsi "una trappola". Mentre il Guardian punta direttamente sulle denunce inascoltate accusando: "Gli avvertimenti erano stati ignorati". Stessa lunghezza d'onda sul conservatore Daily Telegraph, che parla di una strage che "aspettava di accadere": covata dalla noncuranza di chi avrebbe dovuto raccogliere gli allarmi. Anche i tabloid sono critici, col Daily Mail che si chiede: "Come diavolo è potuto accadere?", e il Sun, "Gli avevano detto che era sicuro"