La nuova autostrada. Anni di attese e di disagi, di grandi investimenti economici e di battaglie giudiziarie. Poi, finalmente, la fine dei lavori e l’ inaugurazione dell’arteria di collegamento con tanto di cambio del nome: da A3 ad A2 - Autostrada del Mediterraneo. I cantieri, tuttavia, non sono del tutto spariti. Ed agli automobilisti sembra quasi di vivere un dejà vu. La gente bofonchia e protesta. Abbiamo chiesto lumi al presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani.
Presidente, è arrivata l’estate ma ancora ci sono dei cantieri e il traffico in doppio senso di marcia sull’A2: nel tratto di Mormanno e in quello Cosenza Rogliano. Quando si potrà finalmente viaggiare senza intoppi?
Dal 20 luglio non ci saranno più cantieri. Quando lo scorso dicembre abbiamo completato l’ultimo grande cantiere dell’A2, abbiamo spiegato che non avremmo abbandonato l’autostrada, continuando a manutenerla per garantire gli standard di qualità e comfort di guida, come un buon gestore fa in qualsiasi altra parte del mondo. In più occasioni abbiamo presentato l’articolato piano di manutenzione da oltre un miliardo, interamente finanziato e avviato. Quelli che vedete oggi sono i cantieri di quel piano ed altri legati ad alcune opere di impiantistica. Non sono lavori di ripristino ma di ammodernamento continuo che vengono effettuati su tutte le autostrade con scadenze periodiche programmate, per garantire una pavimentazione drenante con i massimi standard di sicurezza, migliorare la dotazione tecnologica dell’arteria e agevolare il viaggio degli automobilisti, in particolare in preparazione del periodo di esodo estivo.
A che punto è il piano di manutenzione e quali tratti riguarda?
Il piano riguarda i tratti già caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali compresi tra le province di Cosenza (tra gli svincoli di Morano Calabro-Firmo/Sibari e Cosenza sud-Altilia) e Vibo Valentia (tra gli svincoli di Pizzo Calabro e Vibo Valentia/S. Onofrio). Allo stato attuale i lavori sono in linea con il cronoprogramma. Abbiamo ultimato 23 interventi con cantieri mobili per un investimento di 41 milioni di euro. Dopo l’interruzione estiva, altri 13 interventi per circa 35 milioni saranno completati entro l’anno. Questo mese completeremo inoltre le progettazioni di ulteriori 16 interventi per 29 milioni di investimenti. L’anno prossimo saranno realizzati altri 16 interventi per 29 milioni e saranno ultimate le progettazioni dei restanti interventi fino al completamento del piano.
Ma sarà finalmente possibile viaggiare senza doversi ritrovare, nel cuore della stagione estiva, con birilli e segnali che limitano la carreggiata di marcia?
Assolutamente sì. I lavori di manutenzione di un’autostrada lunga oltre 430 km sono fondamentali e necessari, come accade per qualsiasi infrastruttura, e richiedono interventi periodici programmati, oppure interventi immediati di ripristino a seguito di particolari urgenze. A tal proposito ci tengo a ribadire che su tutte le autostrade si possono trovare cantieri durante l’anno che comportano restringimenti di carreggiata oppure doppi sensi di circolazione, e sono indispensabili per innalzare ulteriormente i livelli di qualità e di sicurezza dell’arteria. Va poi ricordato che molte delle lavorazioni sulla pavimentazione, per essere fatte a regola d’arte, richiedono specifiche condizioni climatiche in ordine alle temperature ed alla assenza di pioggia. Condizioni che si verificano soprattutto in primavera-estate. Per questo ad oggi ci sono ancora i birilli. Ma, come detto, a breve rimuoveremo tutti i cantieri per garantire fluidità alla circolazione estiva.
Quali servizi prevedete in vista del grande esodo?
Innanzitutto un servizio di monitoraggio e vigilanza del traffico 24 ore su 24 grazie al lavoro di 20 sale operative presenti sul territorio oltre alla sala operativa nazionale e al personale Anas su strada. Per accompagnare l’automobilista nel suo viaggio Anas garantisce, come già accade durante l’anno, un servizio di informazione in tempo reale attraverso il sito aziendale stradeanas.it, i nostri profili social e il numero verde gratuito “Pronto Anas”.
Oltre al cambio di nome quali saranno i nuovi vantaggi garantiti dalla Salerno-Reggio?
Il cambio di nome è stato in primis una operazione per valorizzare la vocazione turistica e culturale di questa grande autostrada, proiettata verso il Mar Mediterraneo, per specificare il suo ruolo trasportistico europeo: l’A2 come naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con la A1. Certo, la nuova denominazione in “Autostrada del Mediterraneo” vuole chiudere con un passato negativo di eterna incompiuta d’Italia: l’emblema del sud che non funziona. Oggi l’autostrada però rappresenta il suo riscatto: una grande infrastruttura nuova, moderna e sicura con opere di alto valore ingegneristico. Questo cambio di percezione è sostenuto da tre azioni concrete: il Piano di manutenzione, di cui abbiamo già parlato, una campagna di valorizzazione turistica e l’investimento sull’innovazione con le tecnologie smart road.
Ci spieghi meglio.
Con la campagna Anas “Ogni viaggio è una scoperta”, promossa per la valorizzazione turistica del territorio, abbiamo voluto dare una visione della A2 diversa rispetto al passato, non solo un luogo di passaggio, ma anche un’opera attraverso la quale accedere, apprezzare e riscoprire i territori del Sud Italia ed ogni aspetto culturale, spirituale, artistico ed enogastronomico, attraverso il portale www.autostradadelmediterraneo.it, l’app e la guida turistica. Un impegno concreto che nasce anche dal fatto che fino ad oggi meno del 15% di turisti italiani e stranieri vengono al sud.
E cosa intende per smart road?
Non solo turismo, ma anche tecnologia. L’Autostrada del Mediterraneo si prepara a diventare la prima smart road italiana percorribile dalle auto senza pilota. Si tratta di un progetto ad alto contenuto innovativo, tra i primi al mondo nel settore stradale e unico per l’estensione ad un tracciato autostradale di 430 km.
È in fase di aggiudicazione la gara da 20 milioni di euro per dotare l’autostrada di tecnologie di ultima generazione, come wi-fi in motion, sensoristica, stazioni meteo che consentiranno il dialogo continuo infrastruttura-auto. Dei “corridoi tecnologici” per l’infomobilità e la sicurezza sull’intero itinerario. Un piano di interventi serrato, che si concluderà nel 2020.
Spostiamoci sull’altro lato dello Stretto. Riguardo alla rete autostradale siciliana l'Anas è intenzionata ad acquisire il Cas oppure a compartecipare alla sua gestione?
Nei giorni scorsi sono stato a Palermo per un’audizione all’Assemblea Regionale proprio su questo tema. È stata molto utile, la situazione va affrontata nel migliore dei modi e ciò è evidente anche ai parlamentari siciliani. Al di là degli schieramenti politici e della chiusura della legislatura, si è deciso di istituire un gruppo di lavoro per lo studio e la finalizzazione della documentazione necessaria alla commissione Bilancio per valutare l'operazione.
Ma quali saranno i vantaggi per l’automobilista?
Con la trasformazione del Cas in Spa e l’integrazione delle sue autostrade con quelle di Anas sarà possibile raggiungere una maggiore efficienza industriale, creando un grande soggetto industriale con sede in Sicilia che, con 800 chilometri di autostrade, diventerebbe il secondo soggetto del settore nel Paese dopo Autostrade per l'Italia. Un colosso che fonderebbe la capacità industriale di Anas e le infrastrutture del Cas con potenzialità di rilancio degli investimenti nell’isola fino a 2 miliardi senza contributi pubblici. La regia unica potrebbe portare indubbi vantaggi sotto i profili della gestione della mobilità, della sicurezza e delle emergenze.
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