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Da Capo d’Orlando alla Nazionale: Sacchetti è il ct del nuovo corso

Da Capo d’Orlando alla Nazionale: Sacchetti è il ct del nuovo corso

«Meo vedrai che Petrucci per il dopo Messina in Nazionale ti telefonerà». Le nostre chiacchierate delle scorse settimane, prima della sua partenza per gli Stati Uniti, si concludevano più o meno sempre così. E sempre la stessa era la risposta: «Sarebbe troppo bello, ma non penso proprio. I nomi sono altri». Io a insistere («Ti chiama, ne sono certo») e lui bravo a non cadere nelle illusioni. Con filosofia e la solita modestia.

E invece quella telefonata a cui non abbiamo mai smesso di credere è arrivata per davvero. A realizzare un sogno. Meo Sacchetti è il nuovo ct della Nazionale, il nome migliore che la federazione poteva scegliere per sostituire il più grande, Ettore Messina, che al termine di un biennio estivo in azzurro e dei prossimi Europei, tornerà a tempo pieno nello staff dei San Antonio Spurs.

Dopo il caso Gallinari che ha scosso l’ambiente sportivo, l’ingaggio di un personaggio così popolare, che nello spogliatoio sa farsi amare e che propone un basket spettacolare a 100 all’ora e a 100 punti, era quello che ci voleva per programmare il futuro. La trattativa-lampo, iniziata domenica, si è chiusa ieri con il viaggio (in treno) a Roma per definire i dettagli e firmare il contratto part-time: Sacchetti, infatti, resterà il coach di Cremona, club appena ripescato in A al posto di Caserta, con il quale ha sottoscritto un triennale.

Esattamente 10 anni fa, era l’estate del 2007, l’avventura di Meo al vertice del basket italiano partiva da Capo d’Orlando, grazie a una delle tante felici intuizioni di Enzo Sindoni. Oggi dopo uno scudetto, lo storico Triplete e l’epopea di Sassari, quel cerchio si è idealmente chiuso (proprio in coincidenza con un significativo anniversario) e il 64enne allenatore nato ad Altamura si siede meritatamente sull’ambìta panchina.

Meo guiderà gli azzurri sulla strada (complicata) che si spera possa avere come punto d’arrivo i Mondiali del 2019 in Cina, una rassegna che vale anche come qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Non sarà impresa facile dal momento che nelle nuove “finestre” create durante la stagione non saranno disponibili gli atleti che giocano nella Nba e in Eurolega.

L’esordio avverrà il 23 novembre in Italia contro la Romania. Nel girone D anche la Croazia e una squadra proveniente dalle pre-qualificazioni.

«Sono onorato – ha detto Sacchetti che verrà presentato sabato a Cagliari – di tornare a vestire questa maglia, stavolta come ct. Ringrazio il presidente Petrucci e la Fip per la fiducia che mi hanno accordato».

La carriera

L’azzurro è un colore che Sacchetti ha avuto sempre stampato sul cuore. Da giocatore, infatti, è stato uno dei protagonisti dell’argento olimpico a Mosca 1980, dell’oro agli Europei di Nantes dell’83 e del bronzo continentale di due anni dopo. Con la Nazionale ha anche partecipato ai Giochi di Los Angeles ‘84 e ai Mondiali di Spagna nel 1986. In totale, ha collezionato 132 presenze e 945 punti. A livello di club, ha fatto la fortuna di Torino e Varese, con cui ha chiuso la carriera nel 1991

Come allenatore, dopo le esperienze in A2 tra Bergamo, Fabriano e Castelletto Ticino (due volte), la svolta avviene a Capo d’Orlando che trascina al miglior risultato di sempre (6° posto e qualificazione all’Eurocup nel 2008) prima della cancellazione del club biancazzurro. Nel 2009 riparte da Sassari in Legadue. Subito la promozione in A e poi un crescendo di strepitosi successi: nel 2012 viene nominato allenatore dell’anno; nel 2014 vince Coppa Italia e Supercoppa, la stagione successiva aggiunge il tricolore. Il ciclo d’oro termina con l’incredibile esonero nell’autunno 2015. La scorsa stagione è a Brindisi, prima del recente trasferimento a Cremona. È stato appena inserito nella Hall of Fame.

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Verso Cina 2019

Formula inedita
con due fasi e sei “finestre”

Il Mondiale del 2019 (slittato di un anno) segna il ritorno delle qualificazioni lungo tutto l’anno. Gli azzurri, dunque, dovranno disputare le proprie partite nell’arco di sei “finestre” temporali a cavallo tra il 2017 e il 2019. Ogni segmento avrà la durata di dieci giorni, nel corso dei quali tutte le squadre giocheranno una partita in casa e una in trasferta. Rivoluzionata, quindi, la formula. Sono stati composti otto gruppi da quattro squadre, con le migliori tre che si qualificheranno alla seconda fase, dove verranno composti altri quattro gironi da sei squadre. Le prime tre di ogni gruppo staccheranno il “pass” per la rassegna in Cina.

Ecco le date. Prima fase: 20-28 novembre 2017; 19-27 febbraio e 25 giugno-3 luglio 2018. Seconda fase: 30 agosto-18 settembre e 26 novembre-4 dicembre 2018; 18-26 febbraio 2019

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