Manifestazioni di protesta contro il referendum catalano si sono svolte oggi in diverse città della Spagna, per iniziativa di movimenti nazionalisti e di destra. In particolare a Madrid 10mila persone si sono riunite in Piazza Cibeles: fra gli slogan, "Puigdemont in prigione" o "Spagna unita non sarà mai vinta". Dimostrazioni di alcune migliaia di persone si sono svolte in altre città spagnole, Valencia, Saragozza, Siviglia, Valladolid o Pamplona. Circa 350 manifestanti si sono radunati contro il referendum anche a Barcellona e Tarragona.
La Guardia Civil spagnola ha confermato su twitter di aver "bloccato il centro delle telecomunicazioni della Generalità per impedire il voto telematico". Il portavoce del 'govern' catalano Jordi Turull ha però affermato che il blitz non impedirà il voto al referendum di domani e accusato la polizia spagnola di aver bloccato diverse applicazioni per i cittadini, fra cui quella quella rivolta ai disabili.
Il portavoce del governo catalano, il ministro alla presidenza Jordi Turull, ha detto che il blitz della Guardia Civil al centro delle telecomunicazioni catalano Ctti "non ferma la logistica" del referendum. "Che tutti stiano tranquilli, domani si voterà", ha affermato. Poco prima il portavoce del governo spagnolo il ministro della cultura Inigo Mendez de Vigo aveva detto che con il blitz il referendum era stato di fatto "annullato".