Ragusa - La moto era stata rubata nei giorni scorsi nel capoluogo. E Diamantino Rapo, 25 anni, albanese, aveva avuto il tempo di farla a pezzi, lasciando intatto soltanto il telaio, per portarsela in Albania. Ma non è riuscito ad andare più lontano della stazione dei bus. Gli agenti della squadra mobile, dopo aver scoperto che romeni e albanesi spediscono a casa quanto rubano sul territorio, hanno cominciato a tenere sotto controllo la stazione di via Zama.
Quando si è presentato il giovane albanese, la loro attenzione è stata catturata da una moto parzialmente smontata e accuratamente avvolta in un telo di plastica. Un fatto anomalo, che ha insospettito gli agenti, spingendoli a verificare le ragioni di quel trasferimento. Appena tolto il telone, gli agenti hanno notato che il numero di telaio della moto era stato cancellato. Un segno inequivocabile di furto. Sono stati cercati altri riferimenti del motore e questi hanno portato a scoprire che la moto era stata rubata appena qualche giorno prima.
Considerato che Rapo stava per lasciare l’Italia con un veicolo provento di furto e che ha tentato di far perdere le tracce mediante l’abrasione del telaio, i poliziotti hanno proceduto al fermo di Polizia Giudiziaria essendoci il concreto pericolo di fuga. L’uomo dopo l’arresto è stato condotto in carcere mentre la motocicletta è stata restituita al legittimo proprietario.
Contestualmente al controllo nella stazione dei pullman, la Squadra Mobile ha effettuato un’altra perquisizione a casa di un pericoloso soggetto rumeno, rinvenendo oggetti in oro di probabile provenienza furtiva. Al termine della perquisizione l’uomo è stato denunciato per ricettazione in attesa dei riscontri da parte dei legittimi proprietari sulla refurtiva recuperata. Gli oggetti sequestrati sono in Questura a disposizione di quanti hanno subito furti in casa per l'eventuale riconoscimento.
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