"Siamo moderatamente fiduciosi. Il risultato dipende dal voto delle liste e da quello di opinione. Il dato soddisfacente ? È vincere". Così il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Fabrizio Micari, ai cronisti nella sede del comitato elettorale a Palermo dove il rettore si trova per aspettare i primi gli exit poll a poco meno di un'ora dalla chiusura dei seggi, convinto però che "gli exit poll in Sicilia non valgono nulla".
Parlando dei sondaggi il rettore di Palermo dice: "Il vero problema è stato l'uso che si ne è fatto perché possono aver influenzato la percezione dei rapporti di forza nella composizione delle liste. I primi sondaggi fatti risalivano ai primi di settembre, quando la mia candidatura non era ancora sicura. Fino al 5 settembre ho fatto il rettore di Palermo, dunque in alcune città della Sicilia come Ragusa ero poco noto". "Le liste del centrosinistra sono molto forti" ha osservato, ancora Micari auspicando che il Pd "superi la percentuale del 13%" dei voti in Sicilia un risultato più alto di quello che i Dem hanno ottenuto alle regionali di cinque anni fa, quando Rosario Crocetta ha vinto le elezioni.
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