"Volevamo costruire insieme un soggetto di centrosinistra (a prescindere dal Pd), con la sinistra, il civismo, l'ambientalismo, il cattolicesimo democratico. Mdp ha scelto poi di fare la "cosa rossa", che al suo interno ha visioni diverse: da Fratoianni che dice "mai col Pd" a Bersani che dice "dopo le elezioni parliamo col Pd". Noi diciamo da mesi sempre la stessa cosa: per non consegnare il Paese alle destre, va ricostruito un nuovo centrosinistra, in discontinuità con il passato. E se uno spiraglio si è aperto in queste ore, più che la polemica col vicino di casa, ci interessa batterci fino all'ultimo per dare la cittadinanza italiana a un milione di bambini, la possibilità di una morte dignitosa e di curarsi togliendo i superticket". Lo dichiara Marco Furfaro, membro del coordinamento nazionale di Campo Progressista. "Ci interessa - aggiunge - verificare fino all'ultimo la possibilità di costruire un programma diverso per l'Italia, che combatta la precarietà e le diseguaglianze, che valorizzi l'ambiente e che riporti occupazione e opportunità. Il resto, essere stampelle del Pd o di una sinistra che sarà irrilevante, non ci interessa". "Il Paese non ha bisogno di slogan per battere le destre, ha bisogno di un centrosinistra nuovo e competitivo. Speriamo davvero di cuore che Mdp ascolti l'appello che anche oggi Giuliano Pisapia ha rivolto loro e scelga di giocarsi la partita fino in fondo e di lasciar perdere sterili polemiche che non fanno altro che allontanar ancora di più gli elettori", conclude.
Dopo l'incontro tra Fassino e Pisapia e la telefonata distensiva tra Renzi e Prodi, che ha 'avviato un percorso politico e programmatico per una nuova stagione del centrosinistra', a gelare gli entusiasmi oggi è l'assemblea di Mdp. "Penso sinceramente che Renzi sia un nome del passato, non del futuro", dice Roberto Speranza, il coordinatore del partito.
Stop anche da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana: "A chi ci chiede l'alleanza, a chi ci chiama gufi e rosiconi, minoritari e irrilevanti, a quelli che ci chiedono alleanza nel nome del voto utile, se qualcuno ci chiede un incontro lo facciamo. Ma vogliamo dire a Fassino e Prodi, che il tempo è scaduto perché non ci sono ragioni politiche e culturali. Noi contro la destra lavoriamo ad una prospettiva incompatibile con questo Pd".
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