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Ricorso Italia entro mezzanotte, l'Ue frena

Ricorso Italia entro mezzanotte, l'Ue frena

All'indomani della notizia che Amsterdam non sarà pronta all'assegnazione della sede dell'Agenzia del farmaco, l'Italia si prepara a fare ricorso. Il sindaco di Milano Sala spiega di aver avuto assicurazione da Gentiloni: 'L'ho chiamato e gli ho detto: è il momento di essere aggressivi. Da quello che mi ha detto, e senz'altro sarà così, oggi parte il ricorso'. Spiega che la rabbia non serve a nulla, ma chiede al governo di alzare la voce. Ma la Commissione Ue fa intanto sapere che la decisione è stata dei 27 Stati membri e non c'è nulla da aggiungere. La ministra Lorenzin: 'Non è questione di campanili ma di operatività dell'Agenzia, e Milano è pronta'. Il ricorso del Governo italiano alla Corte di Giustizia europea "partirà entro mezzanotte", ha detto il sindaco a Skytg24 aggiungendo che "oggi è l'ultimo giorno". "E' difficile - ha aggiunto - ma io insisto che si deve provare" a far ottenere a Milano la sede di Ema.  "E' ridicolo che adesso gli olandesi tirino fuori un piano C", ha detto ancora.

Per contestare l'assegnazione della sede di Ema, l'Agenzia europea del farmaco, ad Amsterdam anche il Comune di Milano, a quanto si apprende, presenterà un ricorso parallelo e collegato a quello del governo. Il termine per presentarlo è la mezzanotte di oggi, cioè entro due mesi e dieci giorni dalla decisione di assegnare, tramite sorteggio, alla città di Amsterdam la nuova sede dell'agenzia, che lascerà Londra in seguito alla Brexit.

Il sospetto che Amsterdam non fosse pronta ad ospitare l'agenzia europea del farmaco Ema, dopo averla strappata a Milano per un soffio, è dunque una certezza: l'edificio ancora non c'è, e il trasferimento di tutto il personale e le attività da Londra è destinato a subire ritardi e costi supplementari. L'allarme arriva direttamente dal direttore esecutivo dell'Ema, Guido Rasi, e riapre la polemica: il governo italiano si dice pronto al ricorso, e la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il sindaco Beppe Sala tornano alla carica riproponendo Milano.

"Il Parlamento Europeo - ha detto Antonio Tajani - in piena autonomia e indipendenza e in qualità di colegislatore esprimerà la propria decisione sul trasferimento e sulla nuova sede dell'Ema. Sono sicuro che, come sempre, l'Europarlamento tutelerà gli interessi dei cittadini europei".

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