"Ho ricevuto attestati di stima e solidarietà, anche da tanti avversari politici, dopo la vicenda oscura in cui sono stato coinvolto. E' chiaro a tutti che è stata messa in piedi una provocazione vergognosa. Ma non intendo offrire alibi a nessuno, né pretesti per operazioni di aggressione politica. Quindi rimetto il mio mandato di assessore al Comune di Salerno". Così Roberto De Luca ha annunciato le dimissioni prendendo la parola ad un appuntamento elettorale del Pd, a Salerno, al quale era presente anche il padre Vincenzo De Luca, presidente della Campania.
"Ora - ha detto ancora De Luca jr - dobbiamo contrastare l'imbarbarimento della vita pubblica del Paese, quindi occorre mettere in campo ogni energia per vincere la sfida elettorale. Rimetto il mio mandato per consentire a tutti di concludere con slancio ed entusiasmo la campagna elettorale". Roberto De Luca ha anche ribadito "la piena fiducia nell'azione della magistratura".
De Luca senior parla di camorristi perché protagonista del video di Fanpage è l'ex camorrista pentito Nunzio Perrella, che svolge in questa occasione un ruolo da ''agente provocatore'' fingendosi imprenditore del settore rifiuti intenzionato a mettere le mani su un appalto per lo smaltimento delle ecoballe. Perrella quantifica nel corso di un colloquio con il commercialista Francesco Igor Colletta, amico e collega di Roberto, l'ipotetica tangente: ''Comunque dentro a questo 11-12 per cento è comprensivo pure Roberto, è così?', dice. Risponde Colletta: ''Dieci, quindici non undici''. Perrella incalza: ''E' comprensivo pure Roberto?''. Colletta: ''Sì massimo il 15''. E' questo lo stralcio di conversazione più scottante, quello che ha indotto gli inquirenti a indagare l'assessore salernitano. Che a quel colloquio non partecipa. E' presente, invece, a una riunione avvenuto il giorno prima, il 7 febbraio scorso, insieme con Colletta e il falso imprenditore che, registrando il tutto con una telecamera nascosta, racconta di essere lavorare per una multinazionale che opera nel settore dei rifiuti, dirottati via nave in una discarica peruviana. Roberto De Luca gli dà ascolto, si informa sulle credenziali dell'azienda, sui prezzi, sottolinea i requisiti necessari. Poi conclude: "Faccio un po' mente locale, magari vi faccio chiamare dal tecnico in modo da iniziare ad essere più operativi". L'indomani, in sua assenza, i presunti accenni alla tangente. Ma l'avvocato Andrea Castaldo, legale di De Luca jr, attacca: "Il taglio accurato di alcune scene e il montaggio efficace quanto strumentale consegnano al pubblico una visione distorta rispetto alla versione integrale, che si presta a una scandalistica operazione, non certo alla fedele ricostruzione della realtà".
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