Insulti, spinte e anche uno sputo al sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto al presidio organizzato nel pomeriggio sul ponte Vespucci dai senegalesi per ricordare il loro connazionale Idy Diene ucciso ieri. Trecento circa i partecipanti, tra cui anche italiani appartenenti a centri sociali e dell'estrema sinistra.
La contestazione ha spinto Nardella, invitato a partecipare al presidio dall'associazione dei senegalesi, ad andarsene. "Mi allontano perché non voglio diventare elemento di provocazioni - le parole del sindaco -. Capiamo la rabbia per la morte di un amico, subito la città ha espresso il proprio cordoglio per l'accaduto, ma non possiamo accettare la violenza".
Una parte dei senegalesi e giovani dei centri sociali hanno poi tentato di fare un corteo, non autorizzato, sul lungarno Vespucci in direzione Ponte Vecchio. Le forze dell'ordine si sono opposte con gli scudi e fronteggiandoli con spinte, evitando di colpire con gli sfollagente.
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