I bimbi delle scuole materne o dei nidi non in possesso della documentazione che comprovi l'avvenuta vaccinazione o la prenotazione per adempiere all'obbligo non potranno entrare nelle scuole": lo ha chiarito il presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli parlando con l'ANSA. A quel punto, ha aggiunto, "il dirigente scolastico notificherà ai genitori entro il 20 marzo l'obbligo di mettersi in regola e qualora ciò non dovesse avvenire l'Asl comminerà agli stessi una sanzione amministrativa". "E' evidente - sottolinea ancora Giannelli - che i presidi non possono far entrare i bambini nelle scuole materne e nei nidi in mancanza dei requisiti necessari, anche perché si rischierebbe l'omissione di atti di ufficio, ma è chiaro che tutto ciò è assolutamente lacerante. Sono cose che abbiamo già denunciato e ribadisco che noi presidi, insieme alle scuole, non siamo i gendarmi della burocrazia".
Tuttavia questa situazione 'pesa' molto ai presidi e al ruolo che che essi sono chiamati a svolgere nell'ambito scolastico. "Come avevamo ampiamente denunciato ci muoviamo in una situazione di grande incertezza", osserva Giannelli. "La legge parlava molto chiaro e in alcune regioni sarebbe dovuto partire il sistema informatizzato per l'anagrafe vaccinale, ma ciò non è accaduto e questo certamente non aiuta; a questo punto con i certificati cartacei il rischio intasamento nelle scuole è molto forte"
Per quelle regioni in cui non è stata ancora istituita un'anagrafe vaccinale, "domani mattina i bambini fino ai 6 anni i cui genitori non avranno presentato la documentazione né delle vaccinazioni fatte, né delle prenotazioni effettuate, dovranno essere esclusi dalla frequenza. Questo non vuol dire che saranno espulsi da scuola: saranno riammessi subito dopo essere stati regolarizzati. Questo dice la legge". Lo dice all'ANSA la responsabile delle relazioni istituzionali dell'Associazione Nazionale Presidi, Licia Cianfriglia. "Le scuole - prosegue - hanno già comunicato per tempo alle famiglie come stanno le cose. Confidiamo che i genitori che non si sono ancora messi in regola domani non portino proprio i bambini a scuola, approfittando della giornata per farlo. Ci sarà una verifica all'ingresso e un controllo delle situazioni, ma certamente i bambini di quell'età non verranno abbandonai a sé stessi. Non siamo gendarmi, abbiamo l'obbligo di organizzare il servizio al meglio. L'Associazione Nazionale Presidi resta a disposizione per i suoi associati per ogni esigenza e consulenza", conclude Cianfriglia