Ricostruire una personalità attraverso i like che mette su Facebook si può. Al punto che uno studioso di psicologia che segue un profilo può essere in grado di conoscere la psiche di una persona meglio di quanto riescano a fare la famiglia o i colleghi. L'analisi è stata fatta tra il 2000 e il 2010 dai ricercatori di Cambridge. Il risultato ha portato alla ricostruzione di modelli di personalità. Facilmente orientabili come sta dimostrando lo scandalo del furto di dati sensibili da Facebook a opera di Cambridge Analytica. E' emerso che con lo studio di cento like si conosce una persona come un collega che ci lavora tutti i giorni insieme. Con più di 300 like, meglio di un coniuge.
"Chi gestisce un social network dispone di una massa di big data relativi a comportamenti, modi di pensare, abitudini che facilmente possono essere utilizzati tanto nel campo commerciale che in quello della manipolazione del pensiero", commenta Pier Cesare Rivoltella, docente di tecnologia dell'istruzione e dell'apprendimento alla Cattolica di Milano. "Con queste informazioni è facile applicare la tecnica del rispecchiamento: ti dico ciò che ti vuoi sentir dire, anche attraverso fake news, e attraverso false informazioni ottengo in risultato voluto". Il livello di istruzione, affermano gli esperti, non aiuta a difendersi dalle notizie false e non farsi turlupinare come utenti e nelle scelte personali. "Attraverso questi messaggi si attiva l'area più primitiva, impulsiva e guidabile dell'individuo", spiega Claudio Mencacci, del dipartimento di neuroscienze del Fatebenefratelli di Milano. "Il caso dei vaccini è emblematico: anche persone con un alto livello di istruzione hanno preso posizione contro, affidandosi alle false notizie circolate in rete. Insomma, meglio la reazione immediata che la scelta della competenza".