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Trump irrita il Congresso, non ha chiesto l'autorizzazione

Trump irrita il Congresso, non ha chiesto l'autorizzazione

Scoppiano le prime polemiche negli Stati Uniti per la decisione di Donald Trump di sferrare un attacco alla Siria senza ottenere prima un'autorizzazione del Congresso. Anche alcuni deputati repubblicani si sono uniti al coro dei democratici guidati dalla leader della minoranza alla Camera Nancy Pelosi nel criticare il presidente che avrebbe violato la costituzione. "Mentre Assad deve essere ritenuto responsabile per l'uso illegale di armi chimiche contro i civili, i bombardamenti che sono stati portati a termine senza il benestare del Congresso sono inaccettabili", ha commentato il senatore dem Bob Casey, spiegando come la costituzione Usa non prevede che il presidente abbia l'autorità di decidere da solo un attacco militare. Secondo quanto riportano fonti del dipartimento di Stato, il segretario di Stato facente funzioni John Sullivan ha informato dell'attacco diversi membri del Congresso dopo che i bombardamenti in Siria erano già partiti.

"La Russia è stata avvertita in anticipo degli attacchi militari congiunti di Usa, Regno Unito e Francia contro la Siria". Lo afferma la ministra della Difesa francese, Florence Parly. La ministra ha aggiunto che l'operazione in Siria è stata "legittima, limitata e proporzionata".

"Il governo giapponese appoggia la decisione della coalizione guidata dagli Stati Uniti di attaccare congiuntamente siti mirati in Siria per ridurre l'armamento chimico del Paese". Lo ha detto il premier Shinzo Abe nella città di Osaka, spiegando che l'esecutivo sostiene le azioni intraprese da Usa, Francia e Gran Bretagna, che avevano lo scopo di impedire l'utilizzo in futuro di queste armi. Abe ha anche detto che presiederà una riunione del Consiglio nazionale di sicurezza nella seconda parte della giornata

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