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Di Maio, ok premier terzo con la Lega

Di Maio, ok premier terzo con la Lega

Nessun accordo al termine di tre ore di vertice del centrodestra a Palazzo Grazioli. Nessuna risposta, per ora, a Di Maio che rinuncia a Palazzo Chigi, ma invita Salvini a un governo 'politico' senza Berlusconi guidato da un premier terzo. Meglio il voto che un governo del presidente, avrebbe detto il capo della Lega al Cavaliere. Fi dentro il governo e nessun appoggio esterno, avrebbe risposto Berlusconi. Posizioni distanti. Ma una linea serve entro domani, visto che i leader sono attesi alle 11 insieme al Quirinale per il terzo giro di consultazioni.  

Tanto attesa, arriva l'ultima mossa di Di Maio nella trattativa sul governo. In tv rilancia la proposta a Salvini: sì a un esecutivo politico Lega-5Stelle guidato da un premier terzo, ma senza Berlusconi. Di Maio annuncia il passo indietro dalla richiesta di Palazzo Chigi e propone un accordo sul programma (reddito di cittadinanza, via la legge Fornero, legge anticorruzione) per evitare il ricorso a 'algidi tecnici'.

Il M5s voterà contro ogni altro tipo di governo: 'di tregua' o 'del presidente'. Se la Lega dirà no, 'non resta che il voto'. E, per scongiurare l'esercizio provvisorio, i grillini sono pronti a votare una 'manovrina' pre-elettorale per decreto che eviti l'aumento dell'Iva.

Se 'i cittadini fossero ignorati', Di Maio avverte che 'è a rischio la democrazia rappresentativa' e se il M5s finirà escluso tornerebbe l'idea del referendum anti-euro evocato da Grillo.

Fonti della Lega esprimono apprezzamento per le parole dette da Luigi Di Maio e ribadiscono l'indisponibilità verso qualsiasi governo del presidente. Poi un vertice in serata a Via del Plebiscito, da Berlusconi. Rimangono le distanze tra Matteo Salvini e l'ex premier. Il leader della Lega, a quanto si apprende in ambienti del centrodestra, ha mantenuto la sua posizione contraria ad un governo del presidente spiegando al Cav che senza un governo politico che dia garanzie agli italiani sarebbe meglio andare al voto al più presto. Dal canto suo Berlusconi ribadisce a Salvini che Forza Italia non intende rimanere fuori da un eventuale governo politico con i 5 stelle e avverte, si apprende in ambienti azzurri, che non darà mai il via libera ad appoggi esterni.

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