"Creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l'affermarsi di consenso alla nascita di un'unione politica". E' un dei punti indicati dall'economista Paolo Savona riguardo la sua visione delle questioni europee riguardo le quali auspica anche l'attribuzione "al Parlamento europeo di poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale".
"Non sono mai intervenuto in questi giorni - scrive Savona - nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell'euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all'Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127".
Sulle "preoccupazioni espresse nel dibattito sul debito pubblico e il deficit", "l'azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità - politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo - bensì per il tramite della crescita del Pil, da ottenersi con un rilancio della domanda interna sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni".
Caricamento commenti
Commenta la notizia