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Spread in calo

Spread in calo

Viaggia in deciso calo lo spread tra il Btp e il Bund tedesco nei primi scambi della seduta. Il differenziale di rendimento scende sotto i 220 punti base a 218, col tasso sul decennale del Tesoro al 2,56%. E va giù anche lo spread sulla scadenza a due anni, scendendo a 117 punti base col tasso allo 0,51%. All'apice della crisi istituzionale, solo tre giorni fa, il differenziale tra il Btp a due anni e il corrispondente titolo tedesco era schizzato a 343 punti base, segnando i massimi dal 2012.

La nascita del governo di Giuseppe Conte sostenuto da Lega e Cinque Stelle e la probabile sostituzione del premier spagnolo Mariano Rajoy, leader popolare, con il socialista Pedro Sanchez, spingono le Borse di Milano e Madrid, la prima in crescita del 2,6% e la seconda dell'1%. Alche gli altri listini del Vecchio Continente sono in salute, con Parigi in crescita dello 0,9%, Francoforte dello 0,64% e Londra dello 0,55%. A Milano il settore più solido è quello delle banche (+4,6% il comparto), grazie anche al calo dello spread. L'euro è stabile a 1,16 dollari.

Asia in rosso con dazi americani, Italia su sfondo  - Mercati asiatici in rosso nell'ultima seduta della settimana. Malgrado la distensione fra gli Usa e la Corea del Nord, gli investitori guardano con timore alla decisione del presidente americano Donald Trump di estendere a Europa, Canada e Messico i dazi su acciaio e alluminio. Restano invece sullo sfondo le questioni italiane, con la fine della gestazione del governo. In scia alla chiusura negativa di Wall Street, Tokyo ha lasciato sul terreno lo 0,14%. Scendono anche le Borse cinesi, con Shanghai che perde lo 0,9% e Shenzhen l'1,45%, mentre Hong Kong è in ribasso dello 0,16%. Giù Sidney, in calo dello 0,32%. Cresce invece Seul, che guadagna lo 0,64%. Positivi anche i futures sia per le Borse europee sia per Wall Street. Sostanzialmente stabile l'euro, a quota 1,1674 sul dollaro, contro l'1,1689 di ieri dopo Wall Street. Attesi in giornata il dato sul pil italiano nel primo trimestre e il tasso di disoccupazione a maggio negli Usa, oltre all'indice statunitense Pmi manifatturiero finale a maggio.

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