Giovedì 9 giugno 1988. Trent’anni, sono trascorsi trent’anni dalla morte di Uberto Bonino. Eppure sembra ieri, tanto vivido è il ricordo in chi lo ha conosciuto. Il suo studio, al primo piano dello stabilimento di Gazzetta del Sud, ancora oggi, è come lui lo ha lasciato. Pochi mobili, una grande scrivania in mogano lucido, la sedia in pelle nera e dietro, incorniciata, la prima pagina del giornale apparso in edicola, per la prima volta, il 13 aprile 1952. Accanto la “bolla” di nomina a Cavaliere del lavoro.
Tante foto qua e là, testimonianza di un’esistenza vissuta intensamente. Ritraggono soprattutto amici: Leone, Saragat, Almirante, Fanfani, Mancini. La più grande è quella con la moglie Maria Sofia Pulejo, l’uno accanto all’altra, a Montecatini. Lui alto, imponente, col piglio del condottiero, sempre capace di coinvolgere chi gli stava accanto. Come quando decise di fondare, facendo attrezzare in pochi mesi un palazzotto di Via 24 Maggio a Messina, il “nostro” quotidiano. Voleva uno “strumento” che gli desse la possibilità di amplificare le sue battaglie d’imprenditore e parlamentare, finalizzate al riscatto del Sud. Lui, uomo del Nord, credeva nelle capacità di Calabria e Sicilia. Occorreva solo metterle in luce, stimolarle nel modo giusto, puntando sulle infrastrutture e, soprattutto, sulla formazione dei giovani. Un’intuizione che condivise con la moglie e che si concretizzò, nel 1972, con l’istituzione della Fondazione Bonino Pulejo.
Un gesto di amore totale per la Calabria e la Sicilia, territori vitali per la Gazzetta che, unitamente ai proventi del patrimonio immobiliare in dotazione, tutt’oggi supporta la missione dell’ente non profit. La FBP è stato uno stupendo atto di fiducia verso i giovani, un esempio di come si possa concretamente contribuire a costruire un futuro migliore. Uberto Bonino, del resto, era uomo del fare. Lui, è sempre stato così. Come quando volle che la Calabria avesse il “proprio” stabilimento per la stampa delle edizioni di Catanzaro e Cosenza, a Rende. È entrato in produzione il giorno della sua morte, estremo saluto al condottiero. Sì, ancora oggi, il messaggio di Bonino è vivo e produce frutti. Gazzetta del Sud (da qualche mese assieme al Giornale di Sicilia) continuerà a essere al servizio dei lettori, indistintamente, “né con nessuno, né contro nessuno” amava dire. In simbiosi con la Fondazione, azionista di riferimento di questo nostro grande gruppo editoriale, ma al contempo braccio operativo.
Caro Onorevole, a noi piace pensarla, in particolar modo in questo giorno, Gazzetta in mano, nell’Altrove dove “Ci sono giorni sempre miti / e campi sempre belli. / La luna che splende su chi / là vaga contento e libero” (Fernando Pessoa).
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