Lei, giovane turista inglese, ha denunciato di essere stata violentata nella stessa sera in due distinte occasioni: prima da due giovani, poi da un terzo che diceva di volerla soccorrere. Loro, i tre studenti dell'area a sud di Napoli finiti sotto inchiesta, giurano invece di essere innocenti. Dopo la vicenda della donna inglese stuprata dal branco in un hotel di Meta di Sorrento mentre era in vacanza con la figlia, emerge l'esistenza di una nuova delicata indagine su un possibile abuso ai danni di una turista. Il fascicolo è assegnato al pm Raffaello Falcone che ha chiesto ed ottenuto un incidente probatorio per blindare le dichiarazioni della parte offesa.
L'udienza si è tenuta questa mattina. La giovane, 18 anni, è stata accompagnata dal padre e da un diplomatico, e ha ricostruito quanto le sarebbe accaduto in una notte dello scorso marzo all'esterno di un locale che si trova a ridosso del Corso Umberto I, nel centro di Napoli. La turista ha riferito di essere stata violentata in due distinte occasioni, prima da due ragazzi a bordo della macchina di uno di loro; successivamente sarebbe stata violentata da un terzo ragazzo che si era offerto di accompagnarla alla sua residenza e la lasciò in piazza Vittoria davanti alla caserma militare.
In base a questa ricostruzione dei fatti, la procura della Repubblica di Napoli ha contestato ai due amici il reato di stupro di gruppo, mentre al terzo ragazzo è stato contestato il reato di violenza sessuale. Dal canto loro i tre ragazzi professano la propria innocenza e parlano invece di rapporti consensuali con l'inglese. Una tesi che questa mattina gli avvocati hanno provato a far emergere incalzando la ragazza con domande mirate. Agli atti dell'inchiesta, secondo indiscrezioni, ci sarebbero anche alcune intercettazioni: nel telefono di uno degli indagati, quello che avrebbe successivamente accompagnato la ragazza, sarebbero state rinvenute conversazioni con alcuni amici (estranei ai fatti) nelle quali il ragazzo raccontava la "conquista" fatta, e apostrofava in modo pesante la turista. Sull'interrogatorio, data la delicatezza della vicenda, vige però il più stretto riserbo.
La ragazza è assistita dall'avvocato Lucilla Longone, che rappresenta anche la turista inglese vittima dello stupro di gruppo nell'hotel di Meta di Sorrento. I tre indagati attualmente sono a piede libero e sono tutti di buona famiglia.
(ANSA)