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La Sanità di Grillo, meno sprechi per più investimenti

Giulia Grillo, la ministra messinese “d’adozione”

"Riaprire i rubinetti degli investimenti chiusi da troppo tempo" per dare nuovo ossigeno al Sistema sanitario nazionale (Ssn), puntando al recupero delle risorse "anche attraverso un'efficace lotta agli sprechi". Il tutto avendo come faro dell'azione di governo la "trasparenza", a partire dalla pubblicazione on line dei documenti che saranno così a disposizione dei cittadini.

E' questa la Sanità alla quale punta il ministro della Salute Giulia Grillo che, illustrando alla Camera le Linee programmatiche del dicastero, ha avvertito come ancora "troppe" siano le difformità tra il Nord ed il Sud del Paese.
Primo punto, dunque, è "invertire la tendenza" perché, ha spiegato il ministro, "anche nel nostro Paese sarà necessario tornare ad effettuare investimenti, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso il rifinanziamento del Ssn a cui concorre lo Stato".

Una tendenza, ha ricordato, che "ha visto negli anni tra il 2009 e il 2016 la riduzione delle risorse destinate alla sanità di circa tre decimi di punto all'anno al contrario di altri Paesi europei". Nuovo ossigeno necessario anche per affrontare la 'questione Sud' che, ha avvertito, "purtroppo continua a restare attuale in tutta la sua gravità", con il "rischio, e tante volte la realtà, di avere da una parte una Sanità dei poveri, dall'altra dei ricchi".

Tante questioni da affrontare anche se, ha tenuto a sottolineare Grillo, l'intenzione non è quello di stilare un "cahier de doleances". Anzi, l'obiettivo è agire, a partire da una delle questioni più sentite dai cittadini, ovvero le liste di attesa: "C'è - ha affermato - un forte sottoutilizzo dei processi di informatizzazione delle prenotazioni. Tradotto, significa che ancora troppo spesso la gestione delle prestazioni avviene per via cartacea, creando i presupposti e i rischi di forti distorsioni. Su questo l'impegno sarà massimo".

Altra priorità, garantire il fabbisogno finanziario nazionale relativo ad interventi di edilizia sanitaria che "ammonta a oltre 32 miliardi di euro, di cui oltre 12 nelle sole zone sismiche".

Ed ancora: nel programma della Grillo anche la "riforma della formazione medica post laurea".

Altra questione centrale nel programma di governo sono poi i vaccini: "Pur con l'obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali - ha spiegato - va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all'istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale".

In questa direzione, ha detto, "sta lavorando la maggioranza con un disegno di legge parlamentare che supererà la 'legge Lorenzin'" e "sto lavorando per la realizzazione dell'Anagrafe nazionale vaccini, il vero punto di svolta fin qui gravemente trascurato". Infine, l'annuncio dell'avvio, a settembre, degli Stati Generali per il benessere equo e sostenibile: obiettivo, elaborare un documento di programmazione che conterrà un cronoprogramma per la realizzazione di quanto previsto.
Una Sanità, quella delineata da Grillo, che piace al maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, l'Anaao-Assomed: "Bene il progetto, ma - afferma l'Anaao - deve coinvolgere i medici e i dirigenti sanitari".

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