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Militare dell'Esercito si suicida a Palazzo Grazioli

Militare dell'Esercito si suicida a Palazzo Grazioli

Il caporal maggiore Enrico De Mattia, inquadrato nell'operazione Strade Sicure, si è tolto la vita ieri a Palazzo Grazioli, la residenza romana di Silvio Berlusconi. La notizia, resa nota dal sito GrNet.it, è confermata in ambienti militari Durante il turno pomeridiano, intorno alle 15, il giovane - originario di Angri (Salerno) e proveniente dal 1/o Reggimento Granatieri di Sardegna - sarebbe entrato in un bagno del palazzo portando con sè la pistola d'ordinanza e si sarebbe sparato in testa.
 
GrNet.it ricorda che quello di ieri è il terzo suicidio in sei mesi di un militare impegnato nell'operazione Strade Sicure. A febbraio 2018 un bersagliere di 29 anni, di Taranto, si è tolto la vita nello stesso modo nella stazione metro di Barberini, al centro di Roma. A dicembre 2017 un altro Granatiere di stanza a Spoleto si è impiccato mentre era in licenza dopo il periodo di servizio nell'operazione.

"I ragazzi chiamati a svolgere il servizio nell'operazione Strade Sicure - rileva GrNet.it - sono tutti provati fisicamente (condizione che è peggiorata anche a causa del gran caldo e delle condizioni di lavoro) ma, soprattutto psicologicamente".

"Motivi sentimentali", secondo quanto apprende l'ANSA da fonti dell'Esercito, sarebbero legati al suicidio. "Chi in queste ore prova a strumentalizzare il fatto riconducendolo a informazioni o motivazioni false - rilevano le stesse fonti - compie un atto di sciacallaggio, anche nei confronti della famiglia del soldato che in queste ore sta vivendo un grande momento di dolore". In relazione a notizie uscite su alcuni media, viene inoltre precisato che "il ragazzo non era sposato e non aveva figli". (ANSA)

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