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Assalto ai treni Napoli-Calabria, pesanti disagi

Assalto ai treni Napoli-Calabria, pesanti disagi

Vacanzieri ammassati uno addosso all'altro, seduti sui gradini vicini alle porte, o a terra davanti all'ingresso del water. Foto e video diffusi dal consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli, danno l'immagine dei treni in partenza da Napoli e diretti verso le località turistiche della Calabria. "Viaggiatori in piedi ammassati gli uni agli altri, bimbi seduti tra i bagagli senza aria condizionata - questa la situazione descritta - nessuna possibilità di usufruire delle toilette e nessun annuncio alle stazioni di arrivo. A bordo abusivi che vendono bibite e generi alimentari senza alcuna tutela igienica e controllori che rinunciano a verificare l'acquisto dei biglietti. Queste le condizioni inaccettabili per chi sceglie la mobilità sostenibile rinunciando all'auto. Oltre a essere a rischio la sicurezza dei viaggiatori a bordo dei convogli è inaccettabile che viaggiare verso Sud significhi ricevere trattamenti di questo genere".

A suo giudizio "i treni regionali che da Napoli Centrale vanno in Calabria dovrebbero vendere tanti biglietti quanti sediolini, garantendo il viaggio seduti", aggiungono Borrelli e il tour operator Francesco Milano. "Trenitalia e le Ferrovie dello Stato devono sedersi intorno a un tavolo e rivedere la logistica dell'Alta Velocità che taglia fuori Napoli dai collegamenti con Puglia e Calabria appesantendo i carichi sui trasporti interregionali. Il nuovo Hub di Afragola è poco e male collegato con la città. Solo tre collegamenti al giorno. Ridicolo per il traffico passeggeri di Napoli e provincia. Se Afragola deve soddisfare prevalentemente i treni a lunga percorrenza provenienti dal Nord bisogna mettere nelle condizioni le migliaia di viaggiatori partenopei di poter comodamente usufruire di questa possibilità. Lo stesso si può dire per i collegamenti con la Puglia che oggi, di fatto, passano solo per Caserta. Sviluppare il turismo al Sud significa mettere in rete gli hub principali potenziando le stazioni periferiche. Al contrario si è scelto di bypassare Napoli per guadagnare venti minuti in un tragitto di centinaia di chilometri. Una scelta poco lungimirante che ci auguriamo venga rivista".

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