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Patti, don Dino Lanza trasferito a Sant'Agata. Al suo posto arriva don Paparone

Gli avvicendamenti sono stati decisi dal vescovo Guglielmo Giombanco. La decisione assunta dal pastore della diocesi non avrebbe, tuttavia, incontrato il favore di molti parrocchiani

Don Dino Lanza e don Carmelo Paparone a Patti

Padre Dino Lanza non sarà più il parroco delle chiese Santa Febronia di Case Nuove Russo e Ognissanti di Mongiove. È quanto si evince da una comunicazione diramata dai vertici della diocesi di Patti, secondo cui il vescovo Guglielmo Giombanco ha provveduto a nominare don Dino Lanza nuovo parroco della parrocchia Santa Lucia di Sant’Agata di Militello, resasi vacante a seguito della morte di don Gaetano Franchina. A prendere il posto di padre Dino a Case Nuove Russo e Mongiove sarà don Carmelo Paparone, attualmente vice cancelliere della curia ed ex vice rettore della basilica di Tindari. «Mons. Vescovo – si legge nella comunicazione ufficiale - ringrazia don Dino e don Carmelo per la loro disponibilità ed augura un fecondo ministero di grazia e di comunione per le comunità loro affidate». La decisione assunta dal pastore della diocesi non avrebbe, tuttavia, incontrato il favore di molti parrocchiani, particolarmente legati alla figura di don Dino. Il sacerdote 52enne, originario di Capo d’Orlando, è il parroco di Case Nuove Russo e Mongiove ormai dal 2013, quando subentrò a don Vincenzo Rigamo. Per la verità, anche in quell’occasione il trasferimento del predecessore di padre Leanza aveva suscitato qualche reazione da parte dei fedeli delle parrocchie di Case Nuove Russo e Mongiove, con l’organizzazione di veri e propri sit-in dinanzi alla sede vescovile per convincere l’allora vescovo Zambito a tornare suoi propri passi. Questa volta, in tempo di pandemia, la protesta pacifica ha trovato linfa sul web, dove è immediatamente partita una petizione popolare che ha raccolto oltre 300 adesioni in meno di 12 ore.  «La nostra comunità, la comunità pattese – scrive uno dei promotori, Marco Di Blasi - ha ancora estremo bisogno di persone come Padre Dino. Per questo, una volta appresa la notizia del suo trasferimento, ci siamo ritrovati come spiazzati. Chiediamo e confidiamo che si possa intervenire affinché padre Dino resti a Patti, in quella che ormai è casa sua, tra la sua gente che ha imparato ad amarlo e a volergli bene. Quella stessa gente, comunità, che lui stesso negli anni ha saputo unire». Nessun intento provocatorio o irrispettoso, tengono però a precisare i promotori della petizione online: «Non è una protesta in senso letterale, ma molto semplicemente un atto spontaneo, naturale, dovuto nei confronti di un uomo, un sacerdote, che in e per questa comunità si è sempre speso con tutto il cuore senza però per questo venir meno alla sua, certamente prioritaria, missione sacerdotale. Forse è proprio questo che rende speciale padre Dino: l'aver saputo unire tutti, ma proprio tutti, sotto il suo tetto».

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