Affrontare le conseguenze della pandemia e trovare le soluzioni per completare l’anno scolastico, svolgere gli esami di Stato a giugno e garantire la piena ripresa delle attività didattiche in condizioni di sicurezza a settembre. A questo mira il «Patto per l’istruzione e la formazione» che sarà siglato con ogni probabilità entro il fine settimana tra il governo e i sindacati. Gli impegni riguardano il precariato, il reclutamento, gli organici, il rinnovo contrattuale e più in generale la qualità del sistema scolastico: squilibri territoriali, edilizia e sicurezza degli ambienti, innovazione tecnologica. Oggi i sindacati e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi hanno iniziato a discuterne e domani si rivedranno di prima mattina; l’intenzione è lavorare anche nel fine settimana. Intanto in queste ore entrano nel vivo, oltre che i preparativi per gli esami di maturità, anche per quelli di terza media: entro domani a ciascun alunno che termina le medie deve essere assegnato dal Consiglio di classe l’argomento di un elaborato che lo studente poi dovrà consegnare entro un mese. L'esame di terza media prevede infatti una prova orale che parte dalla discussione dell’elaborato. Questo potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline; la votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode. L’ammissione all’esame sarà deliberata dal Consiglio di classe; la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, anche per i ragazzi delle medie non sono requisito di accesso. In vista degli esami di maturità che dal 16 giugno riguarderanno 500 mila studenti e degli esami di terza media, quest’anno in presenza (lo scorso anno si erano svolti da remoto) i sindacati premono per aggiornare il Protocollo per la sicurezza. «Abbiamo sollecitato da tempo l’adeguamento - dice Elvira Serafini, che guida lo Snals - siamo preoccupati dalle varianti che continuano a colpire i bambini e i ragazzi. In vista degli esami di maturità e terza media, lo Snals ha anche chiesto che vengano fatti gratuitamente dei tamponi, ma di fatto al momento non sono previsti e temo non lo saranno». Anche l'Anief ritiene che fondamentale adeguare i protocolli di sicurezza, «considerando che l’unico sinora sottoscritto, ad inizio agosto 2020, va necessariamente aggiornato alle nuove necessità subentrate». Il Protocollo di sicurezza per gli esami di Stato e di terza media dovrebbe essere a grandi linee come quello dello scorso anno. Da parte dei sindacati sono arrivate alcune richieste e suggerimenti di modifica e implemento come l’adesione volontaria, per ciascun componente della commissione, candidato o personale impegnato negli esami, a sottoporsi a tampone rapido gratuito. La Cisl Scuola guidata da Maddalena Gissi chiede anche che ci sia l’obbligo di utilizzo, per tutto il personale scolastico, della mascherina chirurgica o FFp2 e che sia vietato l'uso delle cosiddette mascherine di comunità. Oggi intanto si è svolto uno sciopero promosso dai Cobas contro i test Invalsi e per chiedere la fine delle "classi pollaio". Il lavoro in corso del governo per il reclutamento dei precari con l’obiettivo di averli in cattedra già dal 1 settembre, mira anche a questo: classi più piccole e con personale assunto.