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Mamma di 3 figli vuole gettarsi da ponte a Belluno, carabiniera la salva dopo dialogo di 4 ore

Nel bellunese, dopo una trattativa di 4 ore

Una donna che minacciava il suicido, lanciandosi da un ponte tibetano nel bellunese, a Perarolo, è stata salvata dopo un dialogo di 4 ore da una carabiniera, in servizio nella stazione dell’Arma di San Vito di Cadore (Belluno). La donna, madre di tre figli, aveva raggiunto il centro del ponte e minacciava di lanciarsi nel canalone sottostante, profondo 80 metri. Il salvataggio è avvenuto domenica mattina, ma del fatto si è appreso solo ieri sera.

La donna aveva già scavalcato le protezioni del ponte tibetano, con le gambe a penzoloni nel vuoto e impediva a chiunque di avvicinarsi. La giovane carabinieri, giunta sul posto con un collega, è riuscita ad avvicinarsi, pur restando a distanza, e seduta sulla passerella ha instaurato un fitto dialogo con l’aspirante suicida. Un confronto di quasi 4 ore, che ha fatto leva quando la militare dell’Arma ha parlato alla donna dei suoi tre figli convincendola a desistere. La madre ha scavalcato nuovamente il parapetto, si è riportata sul ponte ed è stata presa in cura dai soccorritori. Un gesto, quello della militare, che ha ricevuto il plauso idel presidente del Veneto, Luca Zaia: «Un eccezionale esempio di coraggio, professionalità, sangue freddo e di grande capacità di interagire con chi è in difficoltà. La carabiniera ha affrontando con successo una circostanza estremamente difficile. Situazione che ha saputo risolvere anche grazie a intelligenza e tanta sensibilità».

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