Domenica 22 Dicembre 2024

Fusione ospedali Catanzaro, il presidente del Consiglio regionale: “Polo d'eccellenza”

“Ieri sera in Consiglio è stato avviato l’iter che condurrà, nei tempi indicati dalla legge regionale e dopo un’attesa ventennale, alla nascita dell’Azienda Ospedaliera - Universitaria che sarà intitolata a  ‘Renato Dulbecco’, il premio Nobel per la medicina nato il 1914 a Catanzaro. L’obiettivo è  costituire, con la partecipazione delle professionalità ospedaliere e universitarie, nel capoluogo di regione e al servizio della Calabria,  un Polo sanitario-universitario d’eccellenza tra i più ragguardevoli del Mezzogiorno”. Lo dice il presidente del Consiglio regionale dopo l’approvazione, nella seduta consiliare di martedì sera, della legge che (recependo i principi indicati nella sentenza della Corte costituzionale n. 50 del 2021) punta alla fusione per integrazione dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese -Ciaccio” con il Policlinico Universitario “Mater Domini” e di cui il presidente Filippo Mancuso è stato il proponente e il  relatore in Aula. A questo esito legislativo, si è giunti a seguito della convergenza  politico-istituzionale tra il presidente della Giunta, Occhiuto (commissario per la sanità), il presidente Mancuso e  il rettore dell’Università “Magna Graecia” prof. Giovambattista De Sarro. Nella relazione al provvedimento legislativo si  specifica che  “l’attuazione della fusione è affidata al protocollo di intesa che va sottoscritto, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, tra il Commissario per la sanità calabrese e il Rettore dell’Università di Catanzaro”. “Protocollo che - sottolinea il presidente Mancuso -  dovrà tenere conto, in particolare nella fase di avvio delle attività, delle vocazioni assistenziali, di emergenza urgenza dell’Azienda Pugliese Ciaccio e di elezione, urgenza, didattica e ricerca della Mater Domini”. Conclude il presidente dell’Assemblea regionale: “Sulla sanità, a partire dall’approvazione dell’ ‘Azienda-zero’ proposta dal presidente Occhiuto e  finalizzata a razionalizzare il sistema sanitario e a garantirne la governance, abbiamo messo due punti legislativi fermi, per assicurare il  diritto alla salute e nella prospettiva di un Consiglio regionale che avverte la responsabilità di dare, ai problemi di più stringente attualità come la sanità,  le risposte che i calabresi attendono da troppo tempo”.

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