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Covid: Sicilia, Lombardia, Piemonte e Lazio da lunedì in "zona gialla". Ecco le regole

Covid: Sicilia, Lombardia, Piemonte e Lazio da lunedì in "zona gialla". Ecco le regole.

La Sicilia, assieme a Lombardia, Piemonte e Lazio, da lunedì passerà in zona gialla. E' quanto prevede un'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, per il passaggio di fascia comunicata al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, "Anche la Sicilia, come ho anticipato nei giorni scorsi - afferma il governatore - entra in fascia gialla.

Rispetto a un anno fa e nonostante la massa enorme di contagi, potrebbe apparire una minima restrizione. Ma io voglio fare ancora appello a tutti i siciliani: è tempo di rispettare le regole che conosciamo da due anni. I nostri cittadini hanno mostrato di essere responsabili, lo conferma l'aumento delle vaccinazioni in questi ultimi giorni. Attenzione - chiosa il presidente Musumeci - quindi, alla serata di oggi. Possiamo vivere la nostra socialità serenamente: basta farlo con accortezza".

Ecco le regole della zona gialla:

In zona gialla scatta l'obbligo di mascherina all'aperto per tutti, che in Sicilia però era già previsto da un'ordinanza della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Quindi, anche per il resto le differenze con la zona bianca praticamente per l'Isola non ci sono, grazie al doppio binario costituito dal governo con l'introduzione del Super Green Pass con il decreto valido dallo scorso 6 dicembre al 15 gennaio. Perciò non variano le capienze di stadi, cinema, teatri, palazzetti e discoteche, ma semplicemente – come in zona bianca – si entra solamente con la certificazione verde rafforzata.  Con le regole sul Super Green Pass, infatti, anche nei bar e nei ristoranti in zona gialla salta il limite di 4 persone non conviventi al tavolo.

Musumeci: è tempo di rispettare le regole

«Anche la Sicilia, come ho anticipato nei giorni scorsi, entra in fascia gialla. Rispetto a un anno fa e nonostante la massa enorme di contagi, potrebbe apparire una minima restrizione. Ma io voglio fare ancora appello a tutti i siciliani: è tempo di rispettare le regole che conosciamo da due anni. I nostri cittadini hanno mostrato di essere responsabili, lo conferma l’aumento delle vaccinazioni in questi ultimi giorni. Attenzione, quindi, alla serata di oggi. Possiamo vivere la nostra socialità serenamente: basta farlo con accortezza». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo la decisione adottata dal ministro della Salute di inserire l’Isola in zona gialla da lunedì.

In Italia record di 144.243 casi

La circolazione del virus SarsCoV2 in Italia è sempre più intensa, con un rapido aumento dei casi per la decima settimana consecutiva. In questo quadro in peggioramento, altre 4 Regioni - Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia - da lunedì passeranno in fascia gialla e si registra un nuovo record di positivi in Italia: sono 144.243 i casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 126.888 di ieri. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 155, mentre ieri erano state 156. La 4 Regioni gialle da lunedì si affiancano a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria, già in questa fascia di rischio.

Mezza Italia passa quindi in zona gialla mentre l’incidenza è più che raddoppiata in una settimana. Secondo i dati del bollettino quotidiano del ministero della salute, inoltre, sono 1.224.025 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore (ieri 1.150.352) ed il tasso di positività è all’11,78%, stabile rispetto all’11,03% del giorno precedente. Sono 1.260 i pazienti in terapia intensiva, 34 in più in 24 ore, ed i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.150, 284 in più. Un andamento critico fotografato e confermato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss. L'incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid continua infatti ad aumentare rapidamente: è più che raddoppiata raggiungendo 783 casi per 100.000 abitanti (24/12/2021 - 30/12/2021) contro 351 per 100.000 della scorsa settimana, mentre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente (era pari a 1,13) ed ancora sopra la soglia epidemica.

Sono quattro le regioni dove il tasso di incidenza dei casi di Covid è sopra mille su 100mila abitanti rispetto alla media nazionale: in Umbria i casi sono 1485 per centomila abitanti, in Lombardia 1442, in Toscana 1098, in Piemonte 1021. Sempre in aumento anche il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva: è al 12,9% (superando la soglia di allerta fissata al 10%), mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1 (rispetto alla soglia di allerta fissata al 15%). Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), inoltre, sono 14 le regioni che superano la soglia d’allerta del 10% dei posti in terapia intensiva occupati da malati con Covid-19: Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (16%), Liguria (20%), Lombardia (13%), Marche (17%), Pa Bolzano (18%), Pa Trento (23%), Piemonte (16%), Sicilia (11%) e Toscana (13%), Veneto (18%).

L’occupazione dei reparti, rileva Agenas, sale invece in 10 regioni: 17 superano la soglia del 15%, con la Valle d’Aosta e la Calabria al 29%. Una situazione aggravata dalla sempre maggiore circolazione della più infettiva variante Omicron: secondo l’ultima flash survey dell’Iss, relativa al 20 dicembre, la variante Delta è ancora predominante con una prevalenza stimata al 79% e la Omicron è al 21% del campione esaminato, con una variabilità regionale tra il 3% e il 65%. La Omicron, ha evidenziato il presidente Iss, Silvio Brusaferro, è "in netta crescita, anche se con grandi differenze da regione a regione». La prossima flash survey per la rilevazione delle varianti sul territorio nazionale verrà effettuata lunedì 3 gennaio.

 

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