Con un attacco diretto alla cultura antropologicamente decadente dei paesi occidentali, il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill è sembrato gettare tutto il suo peso in favore dell’intervento deciso da Vladimir Putin in Ucraina.
La guerra scatenata alla fine di febbraio, nel giudizio del religioso, riguarda «da quale parte di Dio intenda stare l’umanità», ed in particolare quale atteggiamento prendere nei confronti dell’"Impero della Menzogna" che sono le potenze occidentali impegnate ad assecondare le indicazioni del mondo gay. A riferire le sue dichiarazioni il Moscow Times.
Kirill nei giorni scorsi ha dovuto prendere in considerazione la lettera di alcune centinaia di pope della sua Chiesa in difficoltà (il patriarcato di Mosca ha recentemente subito lo scisma deciso dalla chiesa ucraina), contrari all’intervento contro Kiev.
«Le parate gay», ha risposto indirettamente nel sermone domenicale della festa dedicata al Perdono, «hanno lo scopo di dimostrare che il peccato fa parte del comportamento umano» e che l’ospitarle rappresenta una sorta di «prova di lealtà» fornita dai governi occidentali. Un atteggiamento invece «sostanzialmente rifiutato» dalle autoproclamatesi repubbliche indipendentiste nell’Ucraina orientale.
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