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Mafia a Barcellona: i pm chiedono 396 anni di carcere per 39 imputati

Sono 396 anni di carcere per 39 imputati. Con pene che vanno dai 20 anni per i "capi" ai 2 anni per gli imprenditori che hanno negato di aver pagano il pizzo, e sono accusati di favoreggiamento.
È il giorno dell'accusa all'udienza preliminare sull'ultima maxi operazione antimafia contro Cosa nostra barcellonese della Procura di Messina.
In aula, davanti al gup Simona Finocchiaro, sono stati trattati i 39 giudizi abbreviati rispetto ai 67 indagati iniziali.
A formulare le richieste di pena il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e i sostituti della Dda Fabrizio Monaco e Antonella Fradà, che hanno sollecitato pene per 396 anni di carcere rispetto ai 39 imputati. Vent'anni, considerando lo sconto di pena previsto per il rito abbreviato, i tre pm hanno richiesto per i due “capi” riconosciuti Carmelo Vito Foti e Mariano Foti. Dopo l'intervento dell'accusa sono iniziati quelli dei legali di parte civile, e sempre oggi sono previste le prime arringhe difensive. La prossima udienza è già fissata per il 28 ottobre, con un calendario che va fino a dicembre.

Rispetto al quadro complessivo dell'inchiesta nelle scorse settimane in 22 sono stati rinviati a giudizio con il rito ordinario, e ben 40 hanno scelto l’abbreviato per chiudere tutto in fretta.

Al centro dell'ultima su Cosa nostra barcellonese ci sono i nomi e le nuove carte sulla "famiglia" e la sua ultima riorganizzazione in ordine di tempo, che nel febbraio scorso ha portato ad 86 misure cautelari dopo anni d’indagine della Distrettuale antimafia di Messina e dei carabinieri.

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