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Crisanti: rinuncio allo stipendio da senatore, più alto quello dell'università

Il microbiologo Andrea Crisanti ha annunciato che rinuncerà al suo stipendio da senatore, mantenendo invece la sola retribuzione che percepisce dall’Università di Padova. Ma l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova gela lo scienziato, e rende noto che "non verrà erogato alcun pagamento a fronte della mancata attività dirigenziale e assistenziale del Prof. Crisanti, dovuta alla recente elezione presso il Senato della Repubblica».

Ciò perché, dettaglia l’Ospedale patavino, "il trattamento economico del docente in aspettativa è infatti dovuto dall’amministrazione di appartenenza, l’Università degli Studi di Padova, la quale riceve dall’Azienda ospedaliera - in base ad una convenzione generale - una quota economica sulla base dei servizi effettivamente garantiti a favore dell’Azienda e di conseguenza dei pazienti». In questo caso, sottolinea l'azienda ospedaliera, «è chiaro che gli importanti impegni del Professore presso il Senato non possono prescindere da un’aspettativa dal lavoro precedente, configuratasi anche a norma di legge come aspettativa parlamentare: venendo meno l'impegno medico e professionale a favore dell’Azienda Ospedale Università di Padova». Crisanti, in alcune dichiarazioni alla stampa locale, aveva spiegato che , che la sua rinuncia allo stipendio di senatore era una scelta dovuta ad una questione di opportunità, non politica: ovvero, non potendo cumulare due buste paga, è stato chiamato a scegliere tra quella da senatore e quella da specialista. «Ho optato per quest’ultima, per motivi contributivi. Mi conviene, è un compenso più alto e poi è una questione di contributi previdenziali, di continuità nel versamento».

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