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REGINA COELI

Avvocato porta 56 dosi di cocaina in carcere al suo assistito: arrestato

Sicilia, Archivio
Immagine di repertorio

Un avvocato che si era recato nel carcere di Regina Coeli a Roma per un colloquio con il suo assistito è stato scoperto dalla Polizia Penitenziaria mentre tentava di cedergli 56 dosi di cocaina con svariati grammi di sostanza da taglio ed è stato arrestato. Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, spiegando che il legale aveva portato al suo cliente anche alcuni oggetti non consentiti, come Cd masterizzati e un gratta e vinci. «Una situazione sconcertante, davvero assurda», commenta Maurizio Somma, segretario del sindacato nel Lazio.

«Questi episodi ci ricordano che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi più che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti. Tutti possono immaginare quali e quante conseguenze avrebbe potuto causare l’introduzione di droga e telefoni cellulari in un carcere», osserva il segretario nazionale Donato Capece. Il Sappe sottolinea le criticità del carcere romano di Regina Coeli ed evidenzia «quali e quanti disagi quotidiani caratterizza il lavoro quotidiano dei Baschi Azzurri di Roma, a cui va il nostro sincero ringraziamento per quel che fanno ogni giorno per la sicurezza sociale».

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