Si riorganizza la protesta per salvare l'ospedale “Cutroni Zodda” per il quale non state mantenute le promesse politiche. Il Comitato sorto in difesa dell’Ospedale, così come ha annunciato ieri in Municipio l'ex direttore medico dell'Ospedale psichiatrico giudiziario Nunziante Rosania, chiederà un incontro urgente con il prefetto per superare l'inerzia delle istituzioni regionali preposte a garantire la Salute dei cittadini di Barcellona e di un comprensorio privi di Ospedale e di Pronto soccorso. Lo stesso comitato, presieduto dal prof. Enzo Correnti si appresta ad inviare al Ministero della Salute, al Presidente della Regione e dell'Ars, all'assessore regionale alla Salute ed all'Asp, una diffida con la quale impegna le autorità preposte alla riattivazione dei Reparti soppressi o trasferiti, all’attuazione del Piano aziendale che prevede un presidio ospedaliero di 110 posti letto, dotato di tutti i reparti, e la riapertura del Pronto Soccorso, «configurandosi allo stato le condizioni per la messa a rischio del diritto alla salute di una intera comunità, tale, così stando le cose, da determinare di fatto una interruzione di pubblico servizio, con responsabilità a vari livelli». Lo stesso Nunziante Rosania ha annunciato che oltre al prefetto – a cui sarà chiesto l'aiuto per interloquire con i rappresentanti istituzionali che hanno il dovere di garantire la funzionalità del Presidio ospedaliero – il prossimo passo sarà quello di “rivolgerci alla Procura della Repubblica «perché si accertino le responsabilità penali di un disservizio che mette a rischio la salute dei cittadini. Il Presidio è infatti ridotto a mero cronicario per i pazienti non gravi contagiati dal virus e con soli tre reparti che accettano ricoveri programmati essendo chiuso il Pronto soccorso. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina