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Blitz della guardia di finanza: stanati furbetti del Superbonus... anche a Cosenza

Avrebbero ottenuto crediti fiscali per complessivi 7 milioni di crediti fiscali attraverso i diversi incentivi pubblici a fronte di lavori edilizi mai realmente svolti: superbonus e ecobonus. Lo ha scoperto dalla Guardia di Finanza del Gruppo Isernia che ha portato a termine una complessa operazione di polizia giudiziaria nel corso della quale sono state sottoposte agli arresti domiciliari quattro persone, di cui tre residenti in Provincia di Isernia e una in Provincia di Cosenza, in esecuzione di altrettante ordinanze cautelari disposte dal gip di Isernia su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 1.403.231 euro di crediti fiscali. Le operazioni, svolte nelle Province di Isernia e Cosenza contemporaneamente ad attività di perquisizione e sequestro nei confronti di due società aventi sede legale a Isernia e di diversi altri soggetti residenti in entrambe le Province, hanno permesso di scoprire e interrompere le attività attribuite agli indagati e aventi ad oggetto plurime truffe in danno dello Stato derivanti dalla formazione di crediti fiscali relativi a diversi incentivi pubblici a fronte di lavori edilizi mai realmente svolti.
In particolare le indagini, dirette dal Sostituto delegato e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Isernia, hanno evidenziato che gli indagati, tramite due società apparentemente indipendenti ma aventi la medesima sede legale presso lo studio di un membro dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Isernia, anch’esso sottoposto alle suddette misure cautelari in quanto Amministratore di una delle due, avevano ottenuto crediti fiscali tramite il sistema del cd. sconto in fattura a fronte di lavori edilizi soggetti ad incentivi statali nella forma di credito di imposta, mai svolti o mai completati, in favore di committenti apparentemente ignari.
Sempre in esecuzione dei decreti adottati dal gip sono stati sottoposti a sequestro preventivo e quindi «congelati» sul cassetto fiscale delle due società crediti fiscali rispettivamente del valore di euro 765.696,00 ed euro 585.024,70, nonché ulteriori crediti del valore di euro 52.510,30 presenti sul cassetto fiscale di un’altra società che, apparentemente estranea ai fatti, aveva acquistato tali crediti formatisi senza titoli da una delle società facenti capo agli indagati. Il valore complessivo dei crediti fiscali sequestrati, è stato pari ad euro 1.403.231.

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