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Calabria, una Pasqua di resurrezione. Confesercenti: previsti 300mila turisti

Già disponibili 200mila posti letto giornalieri compresa la quota extralberghiera

La Calabria prova a tirarsi fuori dalle tenebre di una crisi che ha trasformato il suo settore produttivo in un filare ingarbugliato. Ma l’inflazione adesso comincia finalmente a rallentare. Certo, resta la paura dopo un biennio di pandemia che si era lasciato alle spalle la crisi inasprita da mesi di “stop&go” in cui erano rimaste intrappolate opportunità di lavoro. E l’arrivo della guerra nel petto dell’Europa, durante la fase di transizione ha finito per compromettere gli scenari di crescita che sembravano affacciarsi anche su questa terra dove, invece, adesso, si dilatano le sacche della povertà. Tutti i report segnalano criticità diffuse e interi settori in difficoltà. Per questo, la Pasqua può rappresentare un’opportunità, l’innesco capace di far detonare la rivoluzione economica a cominciare dall’industria delle vacanze. Una boccata d’ossigeno per le piccole e medie attività imprenditoriali ridotte alla canna del gas. Vincenzo Farina, leader calabrese di Confesercenti, vede un trend virtuoso che si muove nella filiera turistica.

Numeri

L’universo produttivo della regione, apparso disarmato, ferito, piegato dall’iperinflazione energetica, cerca la via d’uscita dal tunnel della devastazione provando a sperimentare il percorso della destagionalizzazione dell’attività turistica. Cifre che grondano ottimismo nelle parole di Farina: «Per Pasqua e Pasquetta, la Calabria ha già adesso a disposizione, indicativamente, circa 200mila posti letto giornalieri, compresa la quota dell’extralberghiero (appartamenti, residence, case vacanze gestite da operatori professionali) in costante evoluzione.

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