Si consumerà all’inizio del prossimo mese un ulteriore passaggio processuale dell’operazione “Nebrodi”, l’inchiesta sulle truffe agricole all’Unione europea. La gup del Tribunale di Catania Dorotea Catena ha infatti rinviato al prossimo 7 luglio l’udienza preliminare per decidere su una questione prospettata dall’intero collegio difensivo e relativa alla ammissibilità della costituzione dell’Avvocatura dello Stato. Si tratta di uno stralcio dell’inchiesta deciso dal collegio del Tribunale di Patti la scorsa primavera e che vede diciannove imputati: Rosario Anzalone, 28 anni, di Caltanissetta; Angela Caliò, messinese di 44 anni; Alfio Cartia, 57 anni, di Castiglione di Sicilia; Vincenzo Ceraulo, 55 anni, di Randazzo; Franca Rita Cirnigliaro, 54 anni, di Militello Val di Catania; Concetta Cusumano, 65 anni, di Grammichele; Rosanna D’Amico, 49 anni, di Lentini; Maria Felice, 47 anni, di Grammichele; Biagio Ferraù, 32 anni, di Mistretta; Livia Galati Rando, 47 anni, di Tortorici; Michele Longo, 40 anni, di Catania; Loredana Marcimmò, 50 anni di Caltagirone; Graziella Marzullo, 31 anni, di Catania; Valeria Musarra Pizzo, 27 anni, di Lentini; Giuseppe Vavo Principato, 52 anni, nato in Germania ma residente a Capri Leone; Fabio Ragonesi, 40 anni, di Taormina; Enrico Salvatore Rau, 35 anni, anch’egli di Taormina; Alessandra Scuto, 55 anni, di Catania; Fabio Vinci, messinese di 40 anni. Per loro la pubblica ministera Alessandra Russo ha chiesto il rinvio a giudizio. Gli avvocati del Foro di Messina impegnati nella difesa sono Maria Cinzia Panebianco, Nino Cacia, Giuseppe Germanà Bozza, Rosetta Carcione e Daniele Gullotti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina