"Racconto un mondo fatto di algoritmi ma anche di sentimenti, e anche di pupi siciliani, perché il film è ambientato in gran parte in un teatro dei pupi. Perché è un po' la metafora del film, cioè quanto a volte noi siamo pupi nelle mani di qualche puparo". Roberto Lipari presenta il suo lavoro cinematografico “So tutto di te” in uscita su Prime Video il 25 luglio. Attore, comico, noto al pubblico televisivo come conduttore di Striscia la Notizia, Roberto Lipari si costruisce un personaggio su misura attorniandosi di attori e amici siciliani e non soltanto e scegliendosi come nonno Leo Gullotta. Una storia scritta insieme a Roberto Anelli, Paolo Pintacuda e Ignazio Rosato per far ridere ma al tempo stesso per far riflettere sul mondo che ci circonda, comandato da quegli algoritmi che condizionano la nostra vita. Nella società di oggi dominata da social e intelligenza artificiale, diventiamo “pupi” nelle mani di grandi multinazionali.
- Non solo attore protagonista, ma anche regista?
“Mi fa piacere che lo sai, perché il film si chiama “So tutto di te” e tu hai detto tutto di me. Un film che mi vede protagonista, regista e anche tra gli sceneggiatori. Di solito in questo Paese si dice che i giovani non lavorano e io invece ho trovato troppi lavori tutti insieme. E’ stato bello tutto, farlo e non vedo l'ora che questa creatura che amo possa essere amata anche da voi”.
- Tratti dei temi come sempre con il sorriso, ma poi alla fine fanno riflettere sul mondo in cui viviamo?
“Per me la comicità è questo, è sempre il mezzo per dire qualcosa. Anche in questo film, che è una commedia, in realtà veicolo dei messaggi. Perché “So tutto di te” parla di algoritmi, di quanto gli algoritmi oggi decidano al posto nostro, di quanto ci stiamo disabituando a scegliere”.
- Ti sei circondato di attori siciliani e di un mostro sacro come Leo Gullotta. Quanto è stato difficile fare il regista e l’attore contemporaneamente?
“Ma diciamo che fare tante cose insieme non è mai facile. Sicuramente ho imparato tantissimo, sia nel fare sia nel lavorare con dei professionisti. Perché quando hai la fortuna di lavorare con Gullotta, che non dirigi lui è straordinario di suo, c’è poco da dire, allora impari. E’ stata una grande lezione, una grande scuola. Ma io spero che tutta la mia carriera sia sempre una scuola in cui non smetto mai di imparare perché poi uno quando comincia a insegnare allora è successo qualcosa perché non puoi avere imparato tutto”. Nel cast oltre a Leo Gullotta, anche Sergio Friscia, coconduttore in Striscia. La protagonista femminile è Roberta Rigano, mentre il capo di Roberto è la siracusana Barbara Tabita. E poi Matteo Contino, Davide Tucci, Massimo Cagnina, Ernesto Maria Ponte, con l’amichevole partecipazione di Andrea Pisani.
Roberto è un trentenne che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. Lavora come agente immobiliare ed appare agli occhi dei clienti sempre un po' distratto ed impacciato. Accade così anche in amore. La vita sembra finalmente sorridergli quando Roberto entra in possesso di un computer in grado di leggere gli algoritmi di ognuno di noi. Purtroppo, però, scoprirà a sue spese che il dono di entrare nella vita degli altri per scoprirne i desideri più intimi è un potere molto difficile da controllare. A fare da sfondo in tutta la storia il teatro dei pupi del nonno di Roberto.
“In America lo chiamerebbero istant movie. Cavalca il momento che stiamo vivendo con satira e sentimento che sono le due cose che cerco di mettere in tutto quello che faccio” conclude Lipari. La colonna sonora del film è di Giuseppe Vasapolli. Mentre il catanese Mario Biondi è presente con due brani. La produzione è Prime Video, Tramp Limited (di Ficarra e Picone) e Medusa Film.
Il film sarà presentato il 24 luglio alle ore 10.30 a Palermo al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.
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