Nella bozza finale del G7 non c'è la parola aborto
L’aborto scompare nell’ultima bozza conclusiva del G7 in Puglia che l’ANSA è stata in grado di visionare. Il passaggio - secondo il draft messo a punto dagli sherpa ma che deve ancora passare all’esame finale dei leader - riporta: «Reiteriamo i nostri impegni espressi nel comunicato finale del G7 di Hiroshima per un accesso universale, adeguato e sostenibile ai servizi sanitari per le donne, compresi i diritti alla riproduzione». Una formulazione che non contempla la parola 'abortò, che invece c'era nel comunicato finale del G7 in Giappone.
Casa Bianca: "Polemiche sull'aborto? Biden non cede sui diritti"
Joe Biden non cambia idea sui diritti: lo afferma la Casa Bianca a proposito della questione aborto, secondo quanto riportano gli inviati dei quotidiani italiani che viaggiano al seguito del presidente statunitense impegnato nei lavori del G7 a Borgo Egnazia. «Biden non cede sui diritti, ne parlerà con la premier Meloni», ha affermato il consigliere per la Sicurezza nazionale Jack Sullivan.
Un anno fa, al vertice Nato di Vilnius, il G7 adottò una Dichiarazione di sostegno all’Ucraina», afferma Zelensky, «oggi, come parte di questa Dichiarazione, stiamo firmando i due ultimi accordi di sicurezza con membri del G7», ha proseguito Zelensky su X, «l'intero popolo ucraino, compresi i nostri guerrieri, vede che il G7 sosterrà sempre l’Ucraina. Sono grato ai nostri partner per la loro fiducia in noi e nella nostra vittoria».
«Per noi le questioni principali sono lo sviluppo di un corpo di aerei da combattimento, accelerare l’addestramento dei piloti e velocizzare la consegna degli aeromobili», ha aggiunto il presidente ucraino, «lo sviluppo di un sistema di difesa aerea ucraino basato sui più potenti sistemi occidentali, così come un incremento della capacità di colpire a lungo raggio». Zelensky ha citato infine tra le priorità «l'approvazione di uno schema per l’utilizzo degli attivi russi a beneficio dell’Ucraina, in particolare per lo sviluppo della nostra industria della difesa e la produzione congiunta di armi».
Accordo raggiunto sugli asset russi
L’accordo sull'utilizzo dei profitti sugli asset congelati alla Russia è stato raggiunto a livello negoziale. Lo rende noto uno degli sherpa che partecipano ai lavori sottolineando che ora si aspetta il via libera definitivo dei leader. L’intesa dovrebbe prevedere un fondo da 50 miliardi di dollari a sostegno di Kiev da sbloccare entro l’anno.
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