Giovedì 26 Dicembre 2024

Alvini già connesso col popolo rossoblù: “Cosenza è un privilegio per me”. Delvecchio tuona sul mercato: “I giocatori nostri restano nostri” VIDEO

Massimiliano Alvini è online. Cosenza entra in connessione con il nuovo tecnico rossoblù, presentato in un caldo pomeriggio di fine giugno, all'interno di una sala stampa popolata da addetti ai lavori. Alvini, ma non solo. Perché tra le novità del  Cosenza 2024-2025 c'è anche l'assetto dell'area tecnica. Bisognerà abituarsi (era ora) alla duplice presenza del direttore generale e del direttore sportivo. Peppe Ursino e Gennaro Delvecchio sono già al lavoro per allestire il nuovo organico da mettere a disposizione del tecnico toscano che - dopo le esperienze di Reggiana, Perugia, Cremonese e La Spezia - solca i mari meridionali. Acque su cui soffia la passione di un popolo - quello bruzio - che vorrebbe, prima o poi, vedere approdare la nave cosentina nel porto più bello sulla faccia del pianeta a forma di cuoio: la serie A. Il nostromo di Fucecchio eredita una squadra che lo scorso anno ha sfiorato i playoff, piazzandosi al nono posto. Le prime parole del tecnico Alvini sono precedute dall'intervento del dg Ursino: «Quando c'è un allenatore nuovo bisogna creare un grande entusiasmo e lui è in grado di crearlo. Le sue squadre hanno giocato sempre a un certo livello. Farà sudare la maglia». Poi la palla è passata al ds Delvecchio: «Alvini mi ha trasmesso subito le sensazioni giuste: accordo trovato in una sola giornata. L'ho visto triste perché era fermo e non allenava. Sul mercato abbiamo le idee chiare sul da farsi. Leggo di movimenti attorno ai nostri giocatori e vorrei dire che i calciatori sotto contratto sono e restano calciatori rossoblù. Poi ci sarà modo di prendere in considerazione tutto».

Le risposte di Alvini

«Venire a Cosenza è un privilegio. Darò tutto me stesso per soddisfare le esigenze della società e dei tifosi. Ringrazio tutti per questa grande accoglienza. Avevo voglia di una esperienza del genere. Qui ho esordito tra i professionisti. C'è grande sintonia e voglia di fare bene. Obiettivi? La serie B è un campionato complicato. Intanto partiamo cercando di mantenere la categoria e programmare bene. C'è tanto lavoro da fare. Non è per spegnere gli entusiasmi, ma è così».

La strategia da adottare

«Intanto la squadra, poi penseremo alla strategia. Intanto io ho già dei giocatori da allenare e sono contento di farlo. Io darò il meglio, non posso adagiarmi sugli allori. Io e il mio staff daremo tutto, il viaggio è lungo e ci teniamo. Voglio essere il miglior Massimiliano Alvini della mia carriera e farlo per il Cosenza. Come vedevo i rossoblù da avversario? Non conta il passato, conta ciò che inizierò a fare da domani. Atteggiamento tattico? Mi piacerebbe costruirla con 3 dietro e 4 in mezzo, ma adatteremo la strategia al tipo di giocatori che avremo a disposizione».

Le sue origini, il nuovo acquisto e lo staff

«Io toscano come Braglia, che poi vinse il campionato? Un grande amico, lo saluto. Kouan lo conosco: è un acquisto azzeccato e mirato. Ha esperienza in B e in C, ringrazio il direttore per averlo preso. Il suo acquisto è già un segnale importante. In ritiro mi piacerebbe presentarmi con gran parte della rosa che disputerà il campionato. Di sicuro, in generale, mi piacerebbe lavorare con 24 e 25 giocatori. Quanto allo staff, al momento vi svelo la presenza del vice Renato Montagnolo, del collaboratore Francesco Bonacci e del preparatore atletico Claudio Giuntoli».

Il messaggio alla tifoseria

«Ringrazio i tifosi per l'accoglienza, mi hanno accolto all'aeroporto e mi hanno donato una sciarpa. Il derby col Catanzaro? I supporter vanno rispettati e noi dobbiamo stare uniti. Ci vuole un po' di tempo, ma riusciremo a fare bene se remeremo tutti dalla stessa direzione: porta punti, è un valore aggiunto per la classifica». Foto Arena

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