Giovedì 26 Dicembre 2024

A Sassari assalto armato al caveau, 20 banditi sparano contro polizia e carabinieri: bottino di 20 milioni

Un’azione pianificata meticolosamente, organizzata da cima a fondo migliorando, in un certo senso, la tecnica già sperimentata in due precedenti assalti. E’ stata un’azione paramilitare, con tanto di kalashnikov e più fronti di fuoco, quella andata in scena ieri alla periferia di Sassari. Venti uomini armati, con i volti e le mani coperte e giubbotti antiproiettile, un escavatore per sfondare il muro e un furgone modificato per accogliere i grandi sacchi pieni di euro. Obiettivo il caveau della Vedetta 2 Mondialpol di Caniga.

Il bottino

È 12 milioni di euro il bottino dell’assalto armato. Il conteggio esatto delle banconote portate via dal commando composto da una ventina di persone è stato ultimato, al termine di tutte le verifiche e tracciamenti effettuati dai responsabili dell’istituto di vigilanza e dagli investigatori. Si tratta di una cifra record per gli assalti a caveau o furgoni portavolari in Sardegna.

Precedenti e dettagli operativi

Otto anni fa 13 banditi erano riusciti a portare via 10 milioni di euro sempre con l’aiuto di un escavatore. Nel 2018 sette malviventi ci avevano riprovato seguendo le identiche modalità ma erano stati respinti. Stavolta sembra che abbiano pensato a tutte le variabili compresa quella per coprire la fuga sparando anche contro i carabinieri e la polizia. La scientifica ha ritrovato 150 bossoli di vario calibro e ora la squadra mobile della questura sassarese sta visionando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona e dell’istituto alla ricerca di elementi utili a rintracciare i malviventi. In tutto il centro-nord Sardegna è scattata da ieri la caccia all’uomo: i banditi si sono diretti sulla statale 131 in direzione Cagliari e potrebbero avere abbandonato i mezzi usati da qualche parte.

Reazioni e misure di sicurezza

Ironia della sorte, due settimane fa la Vedetta 2 Mondialpol aveva effettuato un’esercitazione di attacco alla sede. Ma ieri era tutto reale, come hanno mostrato i diversi filmati amatoriali che hanno fatto subito il giro del web mostrando l'assalto quasi in diretta. «Abbiamo subito un violento attacco, pianificato meticolosamente e ben organizzato con un’esecuzione perfetta da parte di un commando paramilitare di almeno 20 banditi. Un attacco che non ha precedenti in Italia - spiega Rita Achenza, responsabile area Sardegna Vedetta 2 Mondialpol - Grazie ai nostri sistemi di sicurezza, anche a seguito della rapina del 2016, i valori asportati sono limitati. Nonostante la potenza di fuoco tutto il personale è rimasto illeso e ha operato con professionalità e sangue freddo: per questo a loro va una sincera riconoscenza. Come ringraziamo anche le forze dell’ordine che ci assistono in questo mestiere difficile».

Polemiche sulle dotazioni di sicurezza

E proprio sulle dotazioni di sicurezza delle forze dell’ordine e sulla carenza di organici si è scatenata anche una polemica. I sindacati sono andati all’attacco chiedendo al governo «azioni urgenti», mentre il Pd, Avs e Lega - seppure con toni diversi - hanno preannunciato interrogazioni parlamentari. Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha replicato indirettamente annunciando «oltre 7.000 tra poliziotti e carabinieri e finanzieri in più per l’estate». Di questi 160 arriveranno proprio nell’Isola.

Prossime mosse delle autorità

Nel frattempo, in attesa del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si terrà giovedì in prefettura a Sassari, il procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio fa sapere che si sta adoperando «affinché si creino le migliori sinergie fra le procure del distretto e le forze dell’ordine per il contrasto ad un fenomeno criminale che ha messo a dura prova l’ordine e la sicurezza pubblica nell’intera Isola».

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