Il padre della giovane stella del calcio spagnolo, Lamine Yamal, ha lasciato l’ospedale due giorni dopo essere stato accoltellato a Matarò. La rete televisiva Antena 3 ha mostrato immagini di Mounir Nasraoui con alcuni amici nel suo quartiere di Matarò, a circa 30 km a nord di Barcellona. Il padre del giocatore ha postato un messaggio sul suo account Instagram abbracciando sua madre e baciandola. In un altro messaggio, Nasraoui ha ringraziato i suoi amici, che sono arrivati rapidamente sul luogo dell’accoltellamento «e sono stati al mio fianco», così come la polizia, in particolare l’agente che ha rapidamente «tamponato la ferita sul petto che era quella che sanguinava di più». «Mi ha preso la mano e non me l’ha lasciata fino alla fine per non farmi perdere conoscenza», ha aggiunto, sull'agente. L’attacco è avvenuto mercoledì sera in un parcheggio nel quartiere di Rocafonda a Matarò dove vive la nonna di Yamal e dove il giocatore è cresciuto. Nè la polizia nè Nasraoui hanno chiarito i dettagli dell’incidente, ma secondo il quotidiano spagnolo La Vanguardia, il padre del giocatore stava passeggiando per Rocafonda quando è caduta l’acqua da un balcone dove giocava un bambino. Nasraoui ha protestato e si è trovato presto coinvolto in una lite con la famiglia del bambino, che ha richiesto l’intervento della polizia per separarli, intervento filmato da alcuni vicini e diffuso sui social network. Quattro persone sono state arrestate per l’attacco e sono state portate davanti al giudice, che ha tenuto uno di loro in custodia cautelare. Gli altri tre sono stati rilasciati con provvedimenti cautelari, in un’indagine per «tentato omicidio e lesioni personali», ha informato il tribunale in un comunicato.