La letteratura, l’arte e la scienza come strumenti in grado di indagare il presente e le sue diverse e innumerevoli sfaccettature, in un’analisi che parte dal passato per comprendere la complessità dell’oggi e, al tempo stesso, esplorare e immaginare scenari futuri, grazie all’intreccio tra linguaggi e sguardi diversi. Queste le premesse della nona edizione di “Estate a casa Berto”, il festival che reca il nome del grande scrittore Giuseppe Berto e che da ormai dieci anni - con un’edizione, nel 2020, saltata a causa del Covid - si svolge nella tenuta di Capo Vaticano (Ricadi, VV) che lo scrittore veneto elesse a suo “buen retiro". Scrittori, giornalisti, cineasti e musicisti trasformano un incantato angolo di Calabria - a picco sulla “Costa degli Dei”- in un luogo di incontro e scambio culturale.
Da domani all’8 settembre sono in programma quattro giornate di incontri, presentazioni, cineforum, una mostra fotografica e la cerimonia di premiazione del principale riconoscimento italiano dedicato alle opere prime edite di narrativa, il “Premio Berto”, per un anniversario che racconta dieci anni di un “family festival” peculiare e innovativo cresciuto grazie all'entusiasmo di chi vi lavora e di chi vi ha, negli anni, partecipato e spesso tornato.
A inaugurare la nona edizione sarà l’etologo e accademico dei Lincei Enrico Alleva, in una lectio magistralis sulla fauna marina con le domande di Giancarlo Loquenzi e Antonio Armano.
Il 6 settembre dibattito di grande attualità con l’incontro a cura del giornalista Massimo Sideri, in dialogo con Emanuele Trevi e Giancarlo Loquenzi, su come Italo Calvino abbia anticipato l’Intelligenza Artificiale e una delle sue applicazioni più utilizzate, ChatGPT, per dimostrare quanto questo autore, così come Berto, sia stato visionario, assumendo una prospettiva che adotta gli opposti come chiave per decifrare la complessità dell’oggi.
Il 7 settembre importante appuntamento con la cerimonia della 31esima edizione del Premio Letterario Giuseppe Berto, condotta da Giancarlo Loquenzi in dialogo con gli autori della cinquina finalista ed Emanuele Trevi, Presidente della Giuria, con letture a cura dell’attrice Anna Ammirati. A seguire, la proiezione della puntata dedicata alla Calabria del documentario Rai “Viaggio nel Sud: la questione meridionale” di Virgilio Sabel.
L’8 settembre chiusura con la presentazione della riedizione de “La Fantarca” di Berto, opera con la quale l’autore esce dai propri schemi e da quelli dell’epoca e scrive un sagace, oltre che visionario, testo distopico che, con ironia e maestria letteraria, affronta problematiche ancora oggi irrisolte, come la questione meridionale e l’invadenza delle macchine e della tecnologia nelle nostre vite. A parlarne, tra gli altri, lo scrittore Diego De Silva, che firma la prefazione alla riedizione, e Pierfranco Bruni, Presidente della commissione per la nomina della Capitale del libro 2024. Seguirà la proiezione dell’omonima opera musicale che Roman Vlad trasse per la Rai nel 1966, con i testi di Berto che dal suo romanzo, ricavò la riduzione cinematografica
Non mancano, come sempre, gli appuntamenti dedicati alla musica e all’intrattenimento, come il live di Naip, musicista calabrese ormai riconosciuto a livello nazionale dopo la sua brillante partecipazione ad X Factor e che aprirà, domani sera, il festival, e del duo Isobel Kara, pugliesi originalissimi, anche loro notati nell’ultima edizione di X Factor e che stanno seguendo un percorso unico nel panorama della musica italiana. Saranno loro a chiudere, la sera dell’8 settembre, l’evento. Calabria ancora protagonista anche con la proiezione del documentario di Domenico Lagano “Oh rovina! Breve saggio sul non finito” (6 settembre) e la mostra fotografica “Cemento Amato” a cura di Angelo Maggio, allestita per tutte e quattro le giornate.
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