L’Orto Botanico di Messina ha censito al Boschetto dell’Ancora del Tono di Milazzo ben 82 specie vegetali autoctone, alcune a rischio di estinzione. Lo studio è stato curato dal professore Alessandro Crisafulli e dal direttore Rosella Picone. «Si tratta – si legge in una nota di Legambiente del Tirreno – di esemplari tipici dei litorali marini mediterranei, piante pioniere che grazie alle loro radici consolidano il litorale e lo difendono dall’erosione costiera. Il Boschetto dell’Ancora rappresenta la rinascita e la rinaturalizzazione di un ‘area degradata e polverosa».
Secondo Legambiente l’area verde inaugurata il 6 gennaio 1992 che ogni anno ospita la festa dell’albero ha «un valore scientifico, culturale e ambientale della Comunità, un bene da difendere, da tramandare e da diffondere». Al suo interno tamerici, ginestre, ginestrini delle scogliere, euphorbie, papaveri delle sabbie, fiordalisi delle spiagge, la violaciocca di mare, il senecio gibboso e il senecione bicolore, oleandri e gigli marini.
«Gli esemplari hanno risanato e restituito l’identità mediterranea, colore e biodiversità, rinaturalizzando all’ambiente – conclude la nota – creando paesaggio e zona cuscinetto fra l’ambiente urbanizzato e il mare. Un esperimento ultratrentennale ben riuscito, un dono per le giovani generazioni».
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