Mercoledì 25 Dicembre 2024

Il Papa, i medici che praticano l'aborto sono dei sicari. Ma apre sulla pillola: "Un’altra cosa sono gli anticoncezionali"

Il Papa a Bruxelles: "Preoccupazione per il Libano"

«Le donne hanno diritto alla vita: la vita loro e la vita dei figli». Così Papa Francesco ha risposto ad una domanda sull'aborto nella conferenza stampa in volo da Bruxelles a Roma. «Un aborto è un omicidio», «si uccide un essere umano», «i medici che si prestano a questo sono, permettetemi la parola, sicari». «E su questo non si può discutere», tira dritto Francesco che apre invece sulla pillola: "Un’altra cosa sono i metodi anticoncettivi. Sono un’altra cosa. Non confondere». Ma sull'aborto, ha ribadito, «non si può discutere, scusami - ha detto alla giornalista che ha posto la domanda - ma è la verità». Papa Francesco torna dunque senza mezzi termini a condannare l'aborto e plaude, anche parlando alla stampa internazionale, a Re Baldovino che per non firmare «una legge di morte», come la chiama lo stesso Pontefice, si dimise. «Un politico con i pantaloni», l’ha definito, e ha promesso ai belgi che sosterrà la sua causa di beatificazione perché un governante così «è un santo». La conferenza stampa in volo, al termine del viaggio in Lussemburgo e Belgio, è breve (considerato che il volo non è durato neanche due ore) ma densa di contenuti. Papa Francesco non si sottrae a nessuna domanda, neanche a quelle che fanno riferimento ai temi che hanno reso questo suo ultimo viaggio internazionale complicato: gli abusi da una parte e il ruolo delle donne nella Chiesa dall’altro. Di abusi aveva parlato in mattinata anche nell’omelia della messa chiedendo ai vescovi di «non coprire gli abusatori» perché nella Chiesa «c'è spazio per tutti, tutti, tutti ma non c'è spazio per gli abusi». Parlando con i giornalisti fa un passo in più. Parla di giustizia e fa riferimento anche agli indennizzi chiesti dalle vittime. «Alcuni hanno bisogno di trattamento psicologico» e bisogna «aiutarli in questo anche. Si parla di indennizzazione perché nel diritto civile c'è». E citando la cifra prevista per questo in Belgio, 50mila euro, Francesco commenta: «è troppo basso». Poi la questione delle donne: le sue parole ieri hanno provocato una contestazione da parte dell’Università Cattolica di Lovanio perché ritenute troppo conservatrici. «Questo comunicato è stato fatto nel momento che io parlavo, è stato pre-fatto e questo non è morale». «La Chiesa è donna, è la sposa di Gesù. Maschilizzare la Chiesa, maschilizzare le donne non è umano, non è cristiano». «Io vedo che c'è una mente ottusa che non vuole sentire parlare di questo». Quanto al sacerdozio per le donne resta il suo veto: «Un femminismo esagerato, che vuol dire che la donna è maschilista non funziona. Una cosa è il maschilismo che non va, una cosa è il femminismo che non va. Quello che va è la Chiesa donna che è più grande del ministero sacerdotale», chiarisce. Nel colloquio con i giornalisti c'è infine anche lo spazio per una risata. A Francesco un corrispondente del Lussemburgo ricorda il blitz al bar nella prima tappa del viaggio, quella appunto nel Granducato. «E' stata una ragazzata. La prossima sarà la pizzeria», scherza il Papa.

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